fonte: wikipedia.com |
Nel 1988 il celebre regista John Carpenter porta in scena una delle pietre miliari del suo cinema: Essi vivono.
E' la storia di un disoccupato, John, che lascia la sua città, Denver, per trasferirsi a Los Angeles, in cerca di lavoro. Qui assiste al susseguirsi di eventi bizzarri, come elicotteri della polizia che sorvolano continuamente il campo di baracche dove alloggia, interferenze televisive con i messaggi di un misterioso predicatore, che si rivela poi a capo di un piccolo gruppo, una sorta di setta, che possiede numerose attrezzature scientifiche e che ha come motto la frase "Loro vivono, noi dormiamo".
John trova nel loro covo una scatola contenente un paio di occhiali: una volta indossati, John scopre che il mondo che lo circonda è molto diverso da come appare: i muri sono pieni di manifesti inneggianti al totalitarismo, comandi subliminali per indurre all'obbedienza, ma soprattutto gli individui appartenenti al ceto borghese e benestante e alla polizia, si rivelano essere degli alieni con fattezze assimilabili a quelle di zombie. Tutto questo è invisibile senza l'ausilio degli occhiali.
Il film funziona sotto ogni punto di vista: come intrattenimento, dal momento che il film è divertente, ironico, con scene d'azione girate da Carpenter con maestria; funziona però alla grande sotto il profilo dell'allegoria. In piena età reaganiana, Carpenter ha il coraggio di condannare una società ormai vittima e preda del capitalismo imperante: di un consumismo sfrenato, e di un individualismo ed arrivismo tali da rendere fin troppo facile il dominio di questi alieni. La critica è feroce, ironica, come abbiamo detto, ma mai ridanciana e triviale, come quella di Zalone, e colpisce nel segno. Il film mette a disagio, è perfino sgradevole in alcuni frangenti, e toglie i paraventi dal mondo "alla Matrix" nel quale viviamo e dove pensiamo di essere liberi. Siamo schiavi di ciò che i piani alti della società ci impongono, ci piace quello che ci deve piacere, i nostri obiettivi li decidono altri per noi.
Questo discorso John Carpenter lo urlava a piena voce ormai 28 anni fa. Pensiamo che il suo appello sia caduto nel vuoto.
Mente libera, occhi aperti
Lo Sciacallo, Marcus L.Mason
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