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Cari lettori, sulle pagine de Lo Sciacallo ritorna l’appuntamento
con la musica. Se la volta scorsa vi abbiamo consigliato l’ascolto del leggendario
album dei Clash, London Calling, quest’oggi abbiamo scelto un singolo di un
gruppo alternative metal statunitense che stimiamo moltissimo: i System of a Down.
Prima di parlarvi del singolo, della sua genesi, della sua struttura musicale e
del suo significato, facciamo un passo indietro descrivendovi brevemente la
storia di questa band.
I System of a Down (spesso abbreviati con l’acronimo SOAD),
sono un gruppo musicale statunitense formatosi a Los Angeles nel 1994. I membri
che compongono il gruppo (il vocalist e tastierista Serj Tankian , il
chitarrista Daron Malakian, il bassista Shavo Odadjian e il batterista John
Dolmayan) sono tutti originari dell’Armenia, nonché discendenti dei superstiti
del genocidio armeno operato dai Giovani Turchi nel 1915. Questo drammatico evento
storico (tuttora negato dal governo turco), ricorre ampiamente nei testi della
band.
I SOAD hanno pubblicato in tutto cinque album: System of a Down nel 1998,
Toxicity nel 2001, Steal This Album! Nel 2002, Mezmerize e Hipnotize nel 2005.
Noto è anche il loro impegno sociale, come testimoniato dalla guida, insieme a
Tom Morello (chitarrista dei Rage Against The Machine), dell’associazione Axis
of Justice, che riunisce fan, musicisti e associazioni politiche con lo scopo
di difendere la giustizia sociale.
Difficile identificare i SOAD in un genere. I musicisti
della band hanno rigettato etichette e generalizzazioni, nonostante inizialmente
il loro sound fosse stato associato a quello di gruppi della scena Nu Metal.
Quel che è certo è che si tratta di una band alternative metal, con influenze
stilistiche tipiche dell’hard rock e di melodie apprese dalla tradizione mediorientale,
passando per il progressive rock. Il principale autore dei brani, Malakian, ha
affermato di prendere come fonte di
ispirazione i Beatles, mentre Odadjian e Tankian hanno citato i Kiss. Come vi abbiamo accennato precedentemente, l’origine
mediorientale del gruppo ha avuto una notevole influenza sul loro prodotto
musicale: ne è un esempio “Aerials”, un singolo del 2002 estratto dall’album
Toxicity.
L a canzone si apre con degli arpeggi di basso e chitarra,
dopodiché entra in scena la batteria e la voce di Tankian (una delle più belle
della scena Metal). Il brano è caratterizzato anche dai vocalizzi di Tankian che
accompagnano la struttura melodica del
brano. Il testo, scritto dallo stesso Tankian in collaborazione con Malakian, è basato
sulla concezione personale della realtà in cui viviamo che ognuno di noi ha.
Sostanzialmente, i SOAD ci spronano a guardare le cose con occhi diversi e da
diverse angolature, per cogliere le diverse sfaccettature che ci offre la realtà.
Di seguito vi proponiamo il testo e la canzone, invitandovi all’ascolto.
Eteree (traduzione presa da angolo testi.it)
Nell'aria
La vita è una cascata
Siamo uno in una riva
E l’altro dopo la cascata
Nuotando nel vuoto
Ascoltiamo parole
Ci perdiamo
Ma troviamo tutto?
Perché noi siamo gli unici che vogliono mettersi in gioco
Vogliono sempre andare
Ma tu non vuoi mai provare.
E noi siamo gli unici che vogliono poter scegliere
Che vogliono mettersi in gioco
Ma tu non vuoi mai perdere.
Nell’aria, nel cielo,
Quando perderai la tua mentalità ristretta
Ti renderai libero.
La vita è una cascata,
Beviamo dal suo fiume
Poi ci giriamo e costruiamo le nostre mura.
Nuotando nel vuoto
Ascoltiamo parole
Ci perdiamo
Ma troviamo tutto?
Perché noi siamo gli unici che vogliono mettersi in gioco
Vogliono sempre andare
Ma tu non vuoi mai provare.
E noi siamo gli unici che vogliono poter scegliere
Che vogliono mettersi in gioco
Ma tu non vuoi mai perdere.
Quando perderai la tua mentalità ristretta
Ti renderai libero.
Nell’aria, così in alto,
Quando renderai liberi i tuoi occhi
Avrai la ricompensa eterna
Nell’aria, nel cielo,
Quando perderai la tua mentalità ristretta
Ti renderai libero.
Quando renderai liberi i tuoi occhi
Avrai la ricompensa eterna
La vita è una cascata
Siamo uno in una riva
E l’altro dopo la cascata
Nuotando nel vuoto
Ascoltiamo parole
Ci perdiamo
Ma troviamo tutto?
Perché noi siamo gli unici che vogliono mettersi in gioco
Vogliono sempre andare
Ma tu non vuoi mai provare.
E noi siamo gli unici che vogliono poter scegliere
Che vogliono mettersi in gioco
Ma tu non vuoi mai perdere.
Nell’aria, nel cielo,
Quando perderai la tua mentalità ristretta
Ti renderai libero.
La vita è una cascata,
Beviamo dal suo fiume
Poi ci giriamo e costruiamo le nostre mura.
Nuotando nel vuoto
Ascoltiamo parole
Ci perdiamo
Ma troviamo tutto?
Perché noi siamo gli unici che vogliono mettersi in gioco
Vogliono sempre andare
Ma tu non vuoi mai provare.
E noi siamo gli unici che vogliono poter scegliere
Che vogliono mettersi in gioco
Ma tu non vuoi mai perdere.
Quando perderai la tua mentalità ristretta
Ti renderai libero.
Nell’aria, così in alto,
Quando renderai liberi i tuoi occhi
Avrai la ricompensa eterna
Nell’aria, nel cielo,
Quando perderai la tua mentalità ristretta
Ti renderai libero.
Quando renderai liberi i tuoi occhi
Avrai la ricompensa eterna
Questo è il link per ascoltare il brano (https://www.youtube.com/watch?v=L-iepu3EtyE)
Mente libera, occhi aperti
Lo Sciacallo, Marcus L. Mason