Matteo Renzi fonte: wikipedia.com |
Parafrasiamo il titolo di un celebre film di Ettore Scola (ci uniamo al cordoglio per la scomparsa del grande maestro, avvenuta proprio ieri) del 1995, Romanzo di un giovane povero, per introdurre il protagonista delle vicende di cui ci occupiamo oggi; il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi.
La prima apparizione di Renzi sul palcoscenico pubblico, avviene, come molti sapranno, prima di quanto ci si immagini; gli italiani se lo trovano davanti ai loro teleschermi, appena diciannovenne, nel 1994 a fianco di Mike Bongiorno, nel ruolo di concorrente a La Ruota della Fortuna, dove si porta a casa 48 milioni di vecchie lire. Già da quell'episodio si può intuire che il suo futuro fosse sotto i più rosei auspici.
Una decina di anni dopo, precisamente nel 2004, il buon Matteo diviene presidente della Provincia di Firenze, carica che mantiene fino al 2009, quando viene eletto sindaco della città di Firenze. E' chiaro che però l'ambizione di Renzi lo spinge a conquiste decisamente superiori. Alle primarie del PD (Partito Democratico) del 2012 arriva secondo dietro Pierluigi Bersani. Ovviamente, ciò che stava più a cuore a Renzi era il partito, l'ideologia, e quindi supporta apertamente lo stesso Bersani durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del febbraio 2013; salvo poi, una volta che le elezioni si risolvono, ricorderete, in un nulla di fatto, rimangiarsi praticamente tutto. In occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica, nell'aprile dello stesso anno, critica aspramente le scelte del suo partito, appoggiate anche tramite comizi congiunti con Bersani, fino a pochi mesi prima.
Estromesso quest'ultimo, nulla più divide Renzi dalla tanto agognata Segreteria del Partito, che infatti ottiene con larga maggioranza nelle Primarie del dicembre 2013.
Siamo nel periodo di vuoto istituzionale, venutosi a creare dopo le politiche del febbraio 2013. Il cosiddetto "governo delle larghe intese", che prevedeva componenti di diversi schieramenti politici con presidente il deputato del PD Enrico Letta, è in serie difficoltà. A dare la spallata decisiva è proprio il nuovo PD renziano che promuove una mozione di sfiducia, e quindi di fatto costringe alle dimissioni Letta, abbandonato dal suo partito. La cosa che sorprende è come fino a pochi giorni prima Renzi avesse negato ogni tipo di provvedimento della Direzione del Partito in tal senso.
In sostituzione di Letta, per formare il nuovo governo, viene chiamato proprio Matteo Renzi, carica che detiene tuttora.
Quindi tutti successi per Renzi? Non è proprio così. Pare infatti che il Presidente del Consiglio abbia tentato diverse volte in questi anni, tramite le proprie posizioni sempre più rilevanti nel quadro politico, di essere iniziato alla Massoneria. Secondo Gioele Magaldi, Gran Maestro della loggia del Grande Oriente Democratico, i poteri forti però hanno deciso di non potersi fidare di un personaggio che più di una volta nel suo percorso politico ha dimostrato un'indole doppiogiochista e infida che non merita il loro appoggio. Ed è per questa ragione che ora la posizione di Renzi, specialmente nel Parlamento Europeo, si sta facendo sempre più aggressiva nei riguardi dei poteri centrali, rappresentati in primo luogo dalla Germania di Angela Merkel, indebolita magari anche dalla vicenda legata alla Wolkswagen. Vedremo chi alla fine avrà la meglio...
L'ultima carta di Renzi è quella di mettersi in posizioni chiaramente antitetiche ai poteri forti, proprio per essere infine inglobato da essi. Come al solito, il bene delle persone è sempre al primo posto.
Mente libera, occhi aperti
Lo Sciacallo, Marcus L.Mason