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martedì 21 giugno 2016

LO SCIACALLO INTERVISTA PAOLO FRANCESCHETTI: “PASOLINI E’ STATO UCCISO PERCHE’ STAVA RIVELANDO UN SEGRETO IMPORTANTE, E LA STESSA FINE HA FATTO RINO GAETANO. E PER QUANTO RIGUARDA LE GUERRE E LA CRISI ECONOMICA…”


                                          Fonte foto: paolofranceschetti.blogspot.it

Come vi avevamo promesso, ecco la seconda parte dell'intervista a Paolo Franceschetti, avvocato, blogger, e tra i massimi esperti di delitti rituali, di Rosa Rossa, di Massoneria ed Esoterismo.

Parlando di atrocità commesse ai danni dei bambini, abbiamo diverse opere sia letterarie che cinematografiche che ci raccontano queste realtà, come ”It”di Stephen King o “Le 120 giornate di Sodoma” del Marchese De Sade. Proprio da questo testo Pier Paolo Pasolini trasse un film che all’epoca destò scandalo, forse determinandone la fine violenta. In merito a questo delitto, qual è la tua posizione?


“Sicuramente Pasolini era un personaggio scomodo, poiché conosceva il mondo dei poteri occulti. Cercò di divulgare al pubblico queste realtà attraverso la pellicola “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, in cui l’apparente perversione e violenza servono a costruire un vero film di denuncia. Inoltre sempre in quel periodo si stava dedicando alla stesura di “Petrolio”, un romanzo dove denunciava la morte del presidente nonché fondatore dell’Eni, Enrico Mattei. Egli morì in un incidente aereo, ma parve chiaro a tutti che ci fosse dietro di più. L’obiettivo era quello di far decadere dalla carica Mattei, per mettere al suo posto Eugenio Cefis (appartenente alla loggia massonica P2, ndr).


 Già le modalità dell’omicidio Pasolini sono sospette, a partire dal presunto assassino, Pino Pelosi,  un ragazzino per di più di corporatura esile. Difficilmente quindi sarebbe stato in grado da solo di uccidere Pasolini con quelle barbare modalità.  In più c’è da dire che negli ultimi anni Pelosi ha cominciato a raccontare la sua versione, asserendo come non fosse possibile all’epoca per lui esporre la realtà dei fatti; oggi è più libero in quanto i veri mandanti del delitto sono ormai deceduti. Le indagini furono condotte in modo piuttosto approssimativo perché occorreva coprire i reali autori dell’omicidio. Concentriamoci poi sull’aspetto esoterico: il delitto avviene ad Ostia, e pare subito evidente il contrappasso dantesco; infatti ci troviamo nei pressi dell’Idroscalo del Lido di Ostia (un tempo impianto per ammaraggio ed il decollo di idrovolanti ed aerei anfibi, ndr), e ricordiamo che Mattei morì in un incidente aereo. Inoltre, come in altri omicidi, ricorre tutta una simbologia: Ostia rappresenta il corpo di Cristo e, inoltre, è il simbolo principale dei Rosacroce, e la Rosa Rossa rappresenta Cristo al centro della Croce. Dunque ci troviamo di fronte a un personaggio davvero scomodo; ricordiamo il suo famoso pezzo “Io so”, perché in effetti era uno che sapeva ma in quel periodo non c’era spazio per dedicarsi a certe tematiche”.


Lo stesso discorso vale per Rino Gaetano. Il cantautore crotonese raccontava al pubblico che i suo testi sarebbero stati compresi in futuro. Lui lanciava diversi messaggi nelle sue canzoni: in Rosita ad esempio sembra descrivere le modalità di accalappiamento del sistema. E’ possibile che ne abbia fatto parte per poi svincolarsi da esso una volta resosi conto del suo lato oscuro?


“Certo, oggi non vengono capite, magari tra vent’anni molte persone afferreranno il significato delle sue canzoni e perché nominava determinate persone nei testi. E’ possibile che sia entrato in contatto con il sistema, oppure conosceva qualcuno che gli passava dell’informazioni, perché era a conoscenza di troppe cose per essere semplicemente un iniziato alla Massoneria. Entrare in Massoneria non significa comprendere tutto, c’è un percorso da fare, e più cresci individualmente più ti elevi. Lui era troppo giovane per arrivare a capire certe dinamiche, quindi era più probabile che ci fosse qualcuno che lo informava. La Massoneria cerca di abbindolare le persone; ci hanno provato anche con me, esponendomi i pregi di questa organizzazione, garantendomi una formazione avanzata, visto che la Massoneria è un serbatoio di conoscenza, oltre che una protezione. Ciononostante ho avuto modo di verificare che tutto l’altruismo che mi promettevano non aveva alcun fondamento nella realtà, perciò decisi a istinto di declinare l’invito”.


Proprio a proposito di Massoneria, parlando con Gianfranco Carpeoro abbiamo potuto percepire come la Massoneria di un tempo fosse sorretta da ideali nobili, a differenza di quella moderna, completamente corrotta. Sei d’accordo?


“Il problema, secondo me, è che qualunque istituzione quando diventa troppo potente si corrompe. Questo vale anche per i blogger, nel senso che chiunque può essere animato a fare informazione. Ma nel momento in cui riscuote successo, è costretto ad assumere sempre più collaboratori, ed è chiaro che si finisce per perdere il controllo della struttura. Questo è quello che è successo alla Massoneria, ma non solo: anche per il Cristianesimo vale lo stesso discorso, come per le religioni in generale. Bisogna ricordare ai fondamentalisti che Maometto apprezzava il messaggio originale di Gesù Cristo, e più volte si è ispirato a lui”.


Parlando di Maometto e di Islam, credi che questa campagna diffamatoria nei confronti del credo musulmano sia architettata ad arte, con l’obiettivo di diffondere sempre di più l’odio fra le genti?


“Sicuramente soffiano sul fuoco e lo fanno in malafede. Chi ha il potere ha tutto l’interesse, per mantenerlo, a fomentare questi sentimenti astiosi. Infatti, per controllare le masse un buon metodo è quello di far sfogare i loro istinti nell’odio reciproco, cosicché chi è al di sopra, super partes, avrà più facilità nel tenerli a bada. Al contrario, un benessere e una felicità troppo diffusi giocherebbero decisamente a sfavore di alcuni regimi tirannici che così non prospererebbero”.


Secondo te i conflitti sono generati da motivazioni strettamente terrene quali il petrolio oppure bisogna andare a ricercare le vere ragioni in una sorta di spiritualità deviata?


“Il petrolio è una scusa, in realtà ce n’è in abbondanza. Quando siamo andati in Iraq ci hanno raccontato che la motivazione era acquisire il controllo sui giacimenti, ma in realtà le famose “sette sorelle” già detenevano questo potere. Le ragioni sono di varia natura: economiche, socio-politiche e financo esoteriche, la  meno comprensibile alle masse. In realtà basterebbe capire solamente la natura socio-politica di bisogno di controllo sulle persone di cui parlavamo anche prima”.


Anche la crisi economica è stata indotta da questi personaggi?


“Sicuramente. Va detto che la storia è regolata da cicli: ora siamo nella fase di crisi, poi ci sarà la ricostruzione, perché anche in questo modo si ottiene il consenso delle masse, tutti pronti a rimboccarsi le maniche dopo i disastri che hanno provocato il disfacimento della società”.


Riguardo il Referendum avanzato dal governo Renzi, notiamo delle somiglianze con quanto proposto in passato dal governo Berlusconi per quanto concerne l’abolizione del Senato. Lo stesso progetto immaginato dagli esponenti della P2…


“Sì. Il provvedimento si pone l’obiettivo di ridurre i tempi legislativi, e quindi in sé sarebbe anche positivo. Il problema sono le persone: se uno è corrotto, anche se la legge è buona continuerà ad essere corrotto, e si entra così in un circolo vizioso. La vera rivoluzione dovrebbe partire dalla mentalità. In Italia c’è una corruzione conclamata e, inoltre, abbiamo una Costituzione piena di difetti. Ridurre drasticamente il numero di parlamentari significherebbe facilitare il controllo su di essi”.


Cosa ne pensi del Brexit? E’ vero che il Regno Unito detiene una percentuale della BCE?


“Il Regno Unito ha sempre mantenuto un certo distacco dall’UE, conservando la Sterlina e rifiutando l’Euro. Non riesco a comprende l’esigenza che sta dietro a questa iniziativa. Riguardo la seconda domanda posso dire che la Gran Bretagna controlla il 17% della BCE. Certo, è curioso che i media non si interessino di divulgare una notizia di questa portata”.


Parliamo un po’ dei tuoi progetti futuri. Sappiamo che sei impegnato nella ricerca di cure alternative alla chemioterapia e nello studio delle religioni. Cosa puoi dirci a riguardo?


“Sono a metà della stesura di un libro sulle malattie sui tumori, in modo tale che il malato abbia una panoramica completa delle cure esistenti. Questo non è il mio campo, me ne sto occupando perché la mia ex compagna è morta di tumore. In futuro continuerò ad occuparmi di religioni, spiritualità ed esoterismo. Ho pubblicato un libro sulle religioni concentrandomi non sulle differenze, bensì sugli aspetti in comune tra di loro, come il fatto che l’amore sia la chiave che unisce qualsiasi ricerca spirituale effettuata dall’uomo nella storia. Ho inoltre avviato con una casa editrice un progetto riguardante un libro su Dante Alighieri, che molto probabilmente è stato l’ultimo capo segreto dei Templari dopo la morte di Jacques B. De Molay ”.


Fonte foto: paolofranceschetti.blogspot.it

Secondo Gianfranco Carpeoro i Rosacroce “bianchi” sarebbero ormai non più operativi. Sei d’accordo con lui o ritieni invece che agiscano tutt’oggi nell’ombra?


“Partendo dal presupposto che il sapere rosacrociano non è andato disperso e che la Divina Commedia è un’opera rosacrociana esoterica, ci sono altre opere importanti scritte da appartenenti all'organizzazione valide ancora oggi. Penso ad esempio ai libri di Paramahansa Yogananda, che sono ancora in commercio. I Rosacroce, se non ricordo male, appaiono e scompaiono nella storia dell’umanità a cicli di 108 anni, quindi è fisiologico che ai giorni nostri siano scomparsi ufficialmente, così come è probabile che in futuro si palesino nuovamente”.


A proposito di Rosacroce, è nota la leggenda secondo la quale tutti i membri conoscessero con largo anticipo la data della propria morte. Che Guevara, nella lettera scritta ai figli nel caso venisse ucciso, sembra rientrare in questa casistica. Secondo i tuoi studi e le tue ricerche, ritieni che anche il rivoluzionario argentino fosse un iniziato?


“Per alcuni aspetti sì, ma è altrettanto vero che un Rosacroce vero non ricorrerebbe all'omicidio per nessun motivo. Lui invece era un combattente, seppur per motivi nobili, ma ritengo che un vero iniziato ai Rosacroce non impugnerebbe mai un’arma se non per legittima difesa. Poi dipende anche dal periodo storico: ai tempi dei Templari, per esempio, era un po’ difficile essere un Rosacroce e allo stesso tempo non prendere mai in mano una spada. Rudolf Steiner, Rosacroce, diceva che un Rosacroce non faceva del male né volontariamente né involontariamente. Riguardo alla previsione della propria morte bisogna sapere che i veri esperti di Esoterismo sanno calcolare la data della propria morte. Per determinarla basta guardare il proprio quadro astrologico”.


Ringraziamo Paolo Franceschetti per la sua disponibilità e gentilezza, augurandoci di risentirci al più presto per approfondire tanti altri argomenti. Infine, invitiamo tutti i nostri lettori a visitare il suo blog (http://paolofranceschetti.blogspot.it/) e a leggere i suoi libri.

Mente libera, occhi aperti
                                            Lo Sciacallo, Marcus L.Mason