Fonte foto: paolofranceschetti.blogspot.it
Come vi avevamo promesso, ecco la seconda parte dell'intervista a Paolo Franceschetti, avvocato, blogger, e tra i massimi esperti di delitti rituali, di Rosa Rossa, di Massoneria ed Esoterismo.
Parlando di atrocità commesse ai danni dei bambini, abbiamo
diverse opere sia letterarie che cinematografiche che ci raccontano queste
realtà, come ”It”di Stephen King o “Le 120 giornate di Sodoma” del Marchese De
Sade. Proprio da questo testo Pier Paolo Pasolini trasse un film che all’epoca
destò scandalo, forse determinandone la fine violenta. In merito a questo
delitto, qual è la tua posizione?
“Sicuramente Pasolini era un personaggio scomodo, poiché
conosceva il mondo dei poteri occulti. Cercò di divulgare al pubblico queste
realtà attraverso la pellicola “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, in cui
l’apparente perversione e violenza servono a costruire un vero film di
denuncia. Inoltre sempre in quel periodo si stava dedicando alla stesura di
“Petrolio”, un romanzo dove denunciava la morte del presidente nonché fondatore
dell’Eni, Enrico Mattei. Egli morì in un incidente aereo, ma parve chiaro a tutti
che ci fosse dietro di più. L’obiettivo era quello di far decadere dalla carica
Mattei, per mettere al suo posto Eugenio Cefis (appartenente alla loggia
massonica P2, ndr).
Già le modalità
dell’omicidio Pasolini sono sospette, a partire dal presunto assassino, Pino
Pelosi, un ragazzino per di più di
corporatura esile. Difficilmente quindi sarebbe stato in grado da solo di
uccidere Pasolini con quelle barbare modalità.
In più c’è da dire che negli ultimi anni Pelosi ha cominciato a
raccontare la sua versione, asserendo come non fosse possibile all’epoca per
lui esporre la realtà dei fatti; oggi è più libero in quanto i veri mandanti
del delitto sono ormai deceduti. Le indagini furono condotte in modo piuttosto
approssimativo perché occorreva coprire i reali autori dell’omicidio.
Concentriamoci poi sull’aspetto esoterico: il delitto avviene ad Ostia, e pare
subito evidente il contrappasso dantesco; infatti ci troviamo nei pressi
dell’Idroscalo del Lido di Ostia (un tempo impianto per ammaraggio
ed il decollo
di idrovolanti
ed aerei anfibi,
ndr), e ricordiamo che Mattei morì in un incidente aereo. Inoltre, come in
altri omicidi, ricorre tutta una simbologia: Ostia rappresenta il corpo di
Cristo e, inoltre, è il simbolo principale dei Rosacroce, e la Rosa Rossa
rappresenta Cristo al centro della Croce. Dunque ci troviamo di fronte a un
personaggio davvero scomodo; ricordiamo il suo famoso pezzo “Io so”, perché in
effetti era uno che sapeva ma in quel periodo non c’era spazio per dedicarsi a
certe tematiche”.
Lo stesso discorso vale per Rino Gaetano. Il cantautore
crotonese raccontava al pubblico che i suo testi sarebbero stati compresi in
futuro. Lui lanciava diversi messaggi nelle sue canzoni: in Rosita ad esempio
sembra descrivere le modalità di accalappiamento del sistema. E’ possibile che
ne abbia fatto parte per poi svincolarsi da esso una volta resosi conto del suo
lato oscuro?
“Certo, oggi non vengono capite, magari tra vent’anni molte
persone afferreranno il significato delle sue canzoni e perché nominava
determinate persone nei testi. E’ possibile che sia entrato in contatto con il
sistema, oppure conosceva qualcuno che gli passava dell’informazioni, perché
era a conoscenza di troppe cose per essere semplicemente un iniziato alla
Massoneria. Entrare in Massoneria non significa comprendere tutto, c’è un
percorso da fare, e più cresci individualmente più ti elevi. Lui era troppo
giovane per arrivare a capire certe dinamiche, quindi era più probabile che ci
fosse qualcuno che lo informava. La Massoneria cerca di abbindolare le persone;
ci hanno provato anche con me, esponendomi i pregi di questa organizzazione, garantendomi
una formazione avanzata, visto che la Massoneria è un serbatoio di conoscenza,
oltre che una protezione. Ciononostante ho avuto modo di verificare
che tutto l’altruismo che mi promettevano non aveva alcun fondamento nella
realtà, perciò decisi a istinto di declinare l’invito”.
Proprio a proposito di Massoneria, parlando con Gianfranco
Carpeoro abbiamo potuto percepire come la Massoneria di un tempo fosse sorretta
da ideali nobili, a differenza di quella moderna, completamente corrotta. Sei
d’accordo?
“Il problema, secondo me, è che qualunque istituzione quando
diventa troppo potente si corrompe. Questo vale anche per i blogger, nel senso
che chiunque può essere animato a fare informazione. Ma nel momento in cui
riscuote successo, è costretto ad assumere sempre più collaboratori, ed è
chiaro che si finisce per perdere il controllo della struttura. Questo è quello
che è successo alla Massoneria, ma non solo: anche per il Cristianesimo vale lo
stesso discorso, come per le religioni in generale. Bisogna ricordare ai
fondamentalisti che Maometto apprezzava il messaggio originale di Gesù Cristo,
e più volte si è ispirato a lui”.
Parlando di Maometto e di Islam, credi che questa campagna
diffamatoria nei confronti del credo musulmano sia architettata ad arte, con
l’obiettivo di diffondere sempre di più l’odio fra le genti?
“Sicuramente soffiano sul fuoco e lo fanno in malafede. Chi
ha il potere ha tutto l’interesse, per mantenerlo, a fomentare questi
sentimenti astiosi. Infatti, per controllare le masse un buon metodo è quello
di far sfogare i loro istinti nell’odio reciproco, cosicché chi è al di sopra,
super partes, avrà più facilità nel tenerli a bada. Al contrario, un benessere
e una felicità troppo diffusi giocherebbero decisamente a sfavore di alcuni
regimi tirannici che così non prospererebbero”.
Secondo te i conflitti sono generati da motivazioni strettamente
terrene quali il petrolio oppure bisogna andare a ricercare le vere ragioni in
una sorta di spiritualità deviata?
“Il petrolio è una scusa, in realtà ce n’è in abbondanza.
Quando siamo andati in Iraq ci hanno raccontato che la motivazione era acquisire
il controllo sui giacimenti, ma in realtà le famose “sette sorelle” già
detenevano questo potere. Le ragioni sono di varia natura: economiche,
socio-politiche e financo esoteriche, la
meno comprensibile alle masse. In realtà basterebbe capire solamente la
natura socio-politica di bisogno di controllo sulle persone di cui parlavamo
anche prima”.
Anche la crisi economica è stata indotta da questi
personaggi?
“Sicuramente. Va detto che la storia è regolata da cicli:
ora siamo nella fase di crisi, poi ci sarà la ricostruzione, perché anche in
questo modo si ottiene il consenso delle masse, tutti pronti a rimboccarsi le
maniche dopo i disastri che hanno provocato il disfacimento della società”.
Riguardo il Referendum avanzato dal governo Renzi, notiamo
delle somiglianze con quanto proposto in passato dal governo Berlusconi per
quanto concerne l’abolizione del Senato. Lo stesso progetto immaginato dagli
esponenti della P2…
“Sì. Il provvedimento si pone l’obiettivo di ridurre i tempi
legislativi, e quindi in sé sarebbe anche positivo. Il problema sono le
persone: se uno è corrotto, anche se la legge è buona continuerà ad essere
corrotto, e si entra così in un circolo vizioso. La vera rivoluzione dovrebbe
partire dalla mentalità. In Italia c’è una corruzione conclamata e, inoltre,
abbiamo una Costituzione piena di difetti. Ridurre drasticamente il numero di
parlamentari significherebbe facilitare il controllo su di essi”.
Cosa ne pensi del Brexit? E’ vero che il Regno Unito detiene
una percentuale della BCE?
“Il Regno Unito ha sempre mantenuto un certo distacco
dall’UE, conservando la Sterlina e rifiutando l’Euro. Non riesco a comprende
l’esigenza che sta dietro a questa iniziativa. Riguardo la seconda domanda
posso dire che la Gran Bretagna controlla il 17% della BCE. Certo, è curioso
che i media non si interessino di divulgare una notizia di questa portata”.
Parliamo un po’ dei tuoi progetti futuri. Sappiamo che sei
impegnato nella ricerca di cure alternative alla chemioterapia e nello studio
delle religioni. Cosa puoi dirci a riguardo?
“Sono a metà della stesura di un libro sulle malattie sui
tumori, in modo tale che il malato abbia una panoramica completa delle cure
esistenti. Questo non è il mio campo, me ne sto occupando perché la mia ex
compagna è morta di tumore. In futuro continuerò ad occuparmi di religioni,
spiritualità ed esoterismo. Ho pubblicato un libro sulle religioni
concentrandomi non sulle differenze, bensì sugli aspetti in comune tra di loro,
come il fatto che l’amore sia la chiave che unisce qualsiasi ricerca spirituale
effettuata dall’uomo nella storia. Ho inoltre avviato con una casa editrice un
progetto riguardante un libro su Dante Alighieri, che molto probabilmente è
stato l’ultimo capo segreto dei Templari dopo la morte di Jacques B. De Molay ”.
Fonte foto: paolofranceschetti.blogspot.it
Secondo Gianfranco Carpeoro i Rosacroce “bianchi” sarebbero
ormai non più operativi. Sei d’accordo con lui o ritieni invece che agiscano tutt’oggi
nell’ombra?
“Partendo dal presupposto che il sapere rosacrociano non è
andato disperso e che la Divina Commedia è un’opera rosacrociana esoterica, ci
sono altre opere importanti scritte da appartenenti all'organizzazione valide ancora oggi. Penso ad esempio ai libri di Paramahansa Yogananda, che sono ancora
in commercio. I Rosacroce, se non ricordo male, appaiono e scompaiono nella
storia dell’umanità a cicli di 108 anni, quindi è fisiologico che ai giorni
nostri siano scomparsi ufficialmente, così come è probabile che in futuro si
palesino nuovamente”.
A proposito di Rosacroce, è nota la leggenda secondo la
quale tutti i membri conoscessero con largo anticipo la data della propria
morte. Che Guevara, nella lettera scritta ai figli nel caso venisse ucciso,
sembra rientrare in questa casistica. Secondo i tuoi studi e le tue ricerche,
ritieni che anche il rivoluzionario argentino fosse un iniziato?
“Per alcuni aspetti sì, ma è altrettanto vero che un Rosacroce
vero non ricorrerebbe all'omicidio per nessun motivo. Lui invece era un
combattente, seppur per motivi nobili, ma ritengo che un vero iniziato ai Rosacroce
non impugnerebbe mai un’arma se non per legittima difesa. Poi dipende anche dal
periodo storico: ai tempi dei Templari, per esempio, era un po’ difficile
essere un Rosacroce e allo stesso tempo non prendere mai in mano una spada. Rudolf
Steiner, Rosacroce, diceva che un Rosacroce non faceva del male né volontariamente
né involontariamente. Riguardo alla previsione della propria morte bisogna
sapere che i veri esperti di Esoterismo sanno calcolare la data della propria
morte. Per determinarla basta guardare il proprio quadro astrologico”.
Ringraziamo Paolo Franceschetti per la sua disponibilità e
gentilezza, augurandoci di risentirci al più presto per approfondire tanti
altri argomenti. Infine, invitiamo tutti i nostri lettori a visitare il suo
blog (http://paolofranceschetti.blogspot.it/) e a leggere i suoi libri.
Mente libera, occhi aperti
Lo Sciacallo, Marcus L.Mason
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