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giovedì 18 febbraio 2016

LA BIBBIA CHE NON TI ASPETTI: SALMO 82: COME NEGARE L'EVIDENZA?


fonte: macitynet.it

Dopo qualche tempo, torniamo finalmente a occuparci di uno dei nostri temi preferiti: la Bibbia.
Per l'articolo in questione, abbiamo deciso di concentrarci non più sulle caratteristiche e le peculiarità dei reali protagonisti del testo biblico: gli Elohim e in particolare Yahweh (per chi non sapesse di cosa si tratta, rimandiamo alla lettura dei precedenti articoli dello Sciacallo sull'argomento).
Questa volta ci soffermeremo su un passo specifico dell'Antico Testamento; passo che, da solo, è in grado di far vacillare le certezze di chiunque. Stiamo parlando del celeberrimo Salmo 82.

Inquadriamo brevemente il libro dei Salmi: la tradizione ne attribuisce gran parte a Davide, ma la stessa critica ebraica moderna ritiene che gli autori siano molteplici, addirittura gruppi di persone, parecchi dei quali tuttora sconosciuti. Infatti il regno di Davide viene collocato intorno all'anno 1000 a.c., ma si ritiene che il libro dei Salmi sia databile a non prima del VI secolo a.c. Diviso in cinque parti, è un insieme di inni di vario genere: lode, supplica o meditazione sapienziale. Siamo curiosi di comprendere a quale gruppo appartenga il Salmo 82. È di poco conto per noi il fatto che ci tireremo addosso le critiche di qualunque esegeta ebraico o, perché no, cristiano che dovesse imbattersi in questo pezzo; noi commentiamo quello che leggiamo e, dal momento che crediamo che basterebbe leggere la Bibbia così com'è scritta senza arrampicarsi in astruse interpretazioni allegoriche per comprendere di cosa tratta, il Salmo 82 ci appare chiaro e limpido nella sua semplicità.

Vediamo dunque il brano in questione.
I primi due versetti sono già devastanti: "Dio si alza nell'assemblea divina, giudica in mezzo agli dèi". Quello che nelle nostre Bibbie è qui chiamato Dio è molto probabilmente Elyon, ovvero l'Altissimo. Immaginiamo dunque che costui si trovi in una sorta di riunione, di gran consiglio degli Elohim, appunto l'assemblea divina citata dal testo biblico. Non trovate che ci sia qualcosa che non quadra sin da qui? Per una religione che professa da sempre il suo monoteismo, parlare di 'assemblea divina' e successivamente un'espressione come 'in mezzo agli dèi' è alquanto bizzarro. La pluralità delle entità cosiddette divine è lampante e inequivocabile, non c'è allegoria che tenga.
Ma per noi è tutto più semplice: sappiamo che Elyon era "colui che stava sopra", quindi presumibilmente il comandante in capo degli Elohim, azzardiamo. Lo stesso che aveva avuto il potere di assegnare a ciascun Elohim il popolo e il territorio di sua competenza (Deuteronomio 32, 8). Qui prende la parola per pronunciare un discorso rivelatorio: "Fino a quando giudicherete iniquamente e sosterrete la parte degli empi? Difendete il debole e l'orfano, al misero e al povero fate giustizia. Salvate il debole e l'indigente, liberatelo dalla mano degli empi". La bontà e la misericordia che sembrano trasparire da questo passo nascondono in realtà le esortazioni di Elyon a eseguire gli ordini che sono stati comandati. Abbiamo infatti potuto analizzare come questi individui si lasciassero spesso andare; stermini, uccisioni indiscriminate e arbitrarie, nelle quali lo stesso Yahweh era maestro. Che si tratti di un avvertimento, quasi di una minaccia, è però magnificamente chiaro ai versetti 6 e 7, passaggio chiave del testo. È sempre Elyon a parlare: Io ho detto:"Voi siete tutti figli dell'Altissimo". Eppure morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti.
Gli Elohim, quindi lo stesso Yahweh, erano mortali. Esattamente come ogni uomo, cioè come ogni Adam, la razza da loro fabbricata. Dovevano essere molto accorti, quindi, nel giudicarsi superiori alle genti di cui si dovevano occupare, poiché anche loro sarebbero diventati cenere. Crediamo sinceramente che queste parole si commentino da sole. Aggiungiamo solo una piccola postilla. Ci chiediamo, alla luce di queste parole, come mai da un determinato punto in poi dell'Antico Testamento, di Yahweh non ci sia più traccia. Chissà, forse lo dovremmo chiedere agli autori degli undici libri scomparsi...

Mente libera, occhi aperti
                                            Lo Sciacallo, Marcus L.Mason

2 commenti:

  1. Quello che Lei scrive, per uno che conosca appena un po di Parola del Padre, si commenta da solo. Elyon è un nome completamente inventato. Non ha riferimenti pratici e storici, se non nell'occultazione del vero nome di Dio, Yahuveh. Si può parlare di Eloah degli Elohim o di Yahuveh, tetragramma,YHVH, in cui non compare la E, come la J, o qualsiasi altra lettera che faccia riferimento al nome del Padre, se non quelle del tetragramma.I nomi ebraici non possono essere tradotti, perchè identificano le porsone, siano esse uomini o dei. Il salmo 82 fa riferimento ai giudici della terra, i Giudei che amministravano la legge. Giovanni 10; 31-34 spiega quello che Lei ha erroneamente, non so quanto, scritto. Lei, come Biglino, pensate basti leggere la Bibbia, o fare esegesi, per capirla. Leggetevi Atti 8; 26-40 e dimostrate umiltà e rispetto per quello che leggete, anche se non condividete. Daniele

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    1. Innanzitutto mi dispiace che Lei sia anonimo, e sfortunatamente non so con chi sto parlando.
      In ogni caso, il fatto che dica che Elyon è un nome completamente inventato è già di per sè un'inesattezza, poiché come Lei sicuramente saprà, ha un significato in ebraico ben conosciuto (a differenza della parola El/Eloah e del suo PLURALE Elohim), cioè "colui che sta sopra".
      Punto due: dice che i nomi ebraici non si traducono perché identificano le persone, che siano uomini o dèi; quindi Lei implicitamente conferma che quelli che definisce "dèi" erano persone, umani. Le posso dire che su questo siamo d'accordo.
      Infine, credo che la fandonia sul fatto che la parola Elohim identifichi i giudici sia stata ormai superata da tempo; quindi credo che sia Lei a dover dimostrare rispetto per quello che legge, evitando di costruirci sopra castelli immaginari e interpretazioni astruse. E per inciso su qualunque Bibbia della parrocchia, nel salmo 82 si parla di assemblea di "dèi" e non di giudici. Ma sicuramente c'è qualche spiegazione dotta che noi, poveri scettici, non arriviamo a comprendere. Sicuramente nei Vangeli, testi che, quelli sì, avrebbero bisogno di un approfondito studio per coglierne il messaggio sottotraccia. In ogni caso, la ringrazio per aver commentato, e siamo sempre disponibili al confronto di idee e alla discussione.

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