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venerdì 22 luglio 2016

PERCHE' LA MAGGIOR PARTE DELLE FONTANE SONO A BOCCA DI LEONE?


                                         Fonte foto: Wikipedia

La nostra esistenza è attorniata da simboli. A volte ce ne accorgiamo, altre no. Eppure sono dappertutto: nei simboli dei partiti politici, nelle pubblicità, nella musica, nel cinema . Ogni simbolo porta con sé un significato e, come spiega brillantemente il nostro amico Gianfranco Carpeoro, un grande simbolista, rappresentano un archetipo. Il simbolo ha come scopo quello di farci fare due processi: uno non razionale e uno razionale, meno immediato. Il primo caso è rappresentato dal dado: a seconda di come si dispongono i punti, noi siamo in grado di percepire il numero senza avere la necessità di dover contare; e questo è possibile proprio perché conosciamo la disposizione dei punti di tutte le facce del dado. Nel caso fossero disposti diversamente, verrebbe meno questa immediatezza.

Il simbolo si trasmette per iniziazione, quando al momento della trasmissione i contenuti vengono svelati e spiegati al soggetto definito “iniziato”, o per tradizione, quando viene invece trasmesso solo lo schema, senza nessuna spiegazione. Nel primo caso abbiamo sia la scatola che il contenuto, nel secondo solo la scatola. E qui nasce il problema, perché nel secondo caso, viaggiando da generazione a generazione, spesso si finisce per dimenticare ciò che conserva la scatola, perché risulterà sempre più complesso decifrarne il contenuto, anche se basterebbe aprire la scatola.

Entriamo ora nel nocciolo della questione. In una conferenza tenutasi a Milano nel 2011, Carpeoro ha spiegato l’origine del simbolo del partito Comunista, la Falce e il Martello, e il suo significato: il simbolo è stato ideato da un massone della loggia tre globi di Berlino (che con la garanzia del Gran Maestro della massoneria sovietica, Lev Trockiy, ha finanziato la rivoluzione di ottobre), ispirandosi allo schema del simbolo della Massoneria, Squadra e Compasso, che molti massoni moderni nemmeno comprendono il significato. La Falce e il Martello stanno ad indicare rispettivamente le classi contadine e operaie, che più di tutte risentivano dello sfruttamento della società capitalista, e che dovevano perciò prendere coscienza della loro condizione di classe, unendosi e lottando per costruire una società basata sull’ideale comunista.  Per quanto riguarda il significato della Squadra e del Compasso vogliamo fare un giochino simpatico con voi: scriveteci nei commenti (sul blog e sulla nostra pagina Facebook) qual è secondo voi il significato di questi due simboli.

Ora, però, è il momento di svelarvi il mistero delle fontane a bocca di leone. Addirittura un’intera città, Venezia, è fondata su questa simbologia. La spiegazione, ancora una volta, ce la fornisce Gianfranco Carpeoro, nel suo romanzo “Il volo del Pellicano”. Nel romanzo si cita un passo di “Geroglifici”, un opera di Orapollo scritta in lingua greca, presumibilmente nel V secolo d.C:

Un leone perché il Sole, quando è in congiunzione col Leone incrementa la piena del Nilo e, durante il periodo in cui esso rimane in questa costellazione, le nuove acque spesso raggiungono il doppio del livello consueto. E’ per questo motivo che gli antichi sovrintendenti alle opere sacre costruivano a forma di leone i canali e le condutture delle fontane sacre, e per lo stesso motivo, ancora oggi in campagna, per propiziarsi una piena abbondante, il vino raccolto nei tini è fatto uscire da rubinetti a forma di leone”.

Ma non finisce qui, perché l’origine del leone è ancora più antica, e affonda le sue radici nella Bibbia e in molte altre tradizioni. Per chi deciderà di proseguire nelle ricerche, alla maniera di Giulio Cortesi nel libro sopracitato, scoprirà un altro aneddoto molto singolare: il periodo in cui viene collocato il “Diluvio universale” (su questa denominazione ci sarebbe da discutere), guarda combinazione, non solo coincide con la costellazione del Leone, ma veniva identificato proprio con l’era del Leone.
Dalla bocca esce la parola, il segno e simbolo. Se è segno, la parola non significa nulla. Se invece è simbolo, significa tutto” Carl Gustav Jung

Mente libera, occhi aperti
                                             Lo Sciacallo, Marcus L. Mason