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Quando la musica è arte, e non Sanremo (perdonateci la battuta). La nostra rubrica musicale prosegue e, dopo avervi raccontato la storia e il percorso artistico di Nina Simone, soffermandoci in particolare sulla genesi del brano "Mississippi Goddam", quest'oggi vi parliamo dei Creedence Clearwater Revival, una band che ha fatto la storia del rock. I CCR sono stati un gruppo californiano attivo dal 1967 al 1972. La formazione originale era composta dal chitarrista solista nonché principale compositore, John Fogerty, dal fratello, il chitarrista ritmico Tom Fogerty, dal bassista Stu Cook e dal batterista Doug Clifford. Il loro stile musicale, influenzato principalmente dal country, dal blues e dal rock 'n roll degli inizi, viene definito swamp rock, anche se vengono spesso associati al sottogenere southern rock, talvolta denominato "The Sound of the South" (il suono del Sud): i massimi esponenti di questa corrente musicale furono i Lynyrd Skynyrd (autori della celeberrima Sweet Home Alabama).
Come da tradizione, specialmente tra più importanti gruppi rock a cavallo tra la metà degli anni '60 e il '70, i Creedence Clearwater Revival hanno lanciato dei messaggi importanti nelle loro canzoni, molti delle quali avevano come tema principale l'orrore della guerra. In quegli anni, come è noto, gli Stati Uniti erano in conflitto con il Vietnam, e in tutto il paese si respirava un clima surreale: i dissidenti erano sempre più numerosi, ma venivano messi al bando dalla propaganda. Ne fecero le spese persino alcune celebrità importanti (emblematico fu il trattamento riservato al pugile Muhammad Ali a seguito del suo rifiuto alle armi). Erano gli anni delle contestazioni giovanili e degli Hyppy. All'epoca erano davvero numerose la manifestazioni di dissenso, e anche tra gli artisti, quelli veri, si era fatta avanti l'idea di condannare punto per punto la guerra e tutto ciò che ne derivava. Tra questi, com'è comprensibile, non potevano certo mancare John Fogerty e compagni, che sin da subito concentrarono i loro sforzi e le loro energie sulla diffusione di questi temi.
I Creedence hanno lasciato un'eredità importantissima nel mondo della musica rock, regalando singoli come "Have you Ever Seen the Rain?" o "Bad Moon Rising", fino alla cover "Susie Q", scritta in origine dal chitarrista Dale Hawkins (considerato da molti come uno dei fondatori dello swamp rock), o a quella più lunga di "I Heard it Through the Gravepine", composta da Norman Whitfied e Barret Strong, e portata al successo per la prima volta dall'artista soul Marvin Gaye. I pezzi che prenderemo in esame quest'oggi hanno un filo conduttore comune: la condanna della guerra e la speranza di un mondo migliore, dove la gente potesse vivere in armonia con la natura e con gli altri uomini, senza distinzioni di colore o di religione. La pioggia, presa come esempio in molti testi di Fogerty, rappresenta sia il buono che il cattivo, a seconda di ciò che si vuole raccontare: in Have you Ever Seen the Rain? rappresenta l'arcobaleno, ovvero sua figlia, la gioa della sua vita; in altri brani invece assume connotati di disagio e di terrore.
FORTUNATE SON - Il primo brano che andiamo ad analizzare è Fortunate Son, estratto dall'album del 1969, "Willy and the Poor Boys". La canzone, oltre ad essere un inno contro la guerra, denuncia il trattamento di favore concesso ai figli dei ricchi o dei militari, che grazie a questo status sociale privelegiato poterono scampare la chiamata alle armi, resa obbligatoria invece per i figli della cosiddetta "working class". Il canto di Fogerty è rabbioso, così come la struttura musicale del brano, con un ritmo decisamente incalzante.
FIGLIO FORTUNATO
Certa gente è nata per sventolare la bandiera
Oh, sono rossi, bianchi e blu
E quando la banda suona "Hail to the Chief" (il brano che la banda della marina militare americana esegue per salutare il Presidente degli USA, ndr) Puntano il cannone contro di te... oh mio dio!
Non io, non io, io non sono un figlio di un senatore, no
Non io, non io, io non sono un figlio di un senatore, no
Yeah
Certa gente è nata con la camicia
Dio, non si fanno mancare nulla
Ma quando l'esattore delle tasse bussa alla loro porta
Dio, la loro casa sembra una svendita di roba usata
Non io, non io, io non sono figlio di un milionario, no
Non io, non io, io non sono un figlio fortunato, no
Certa gente è nata con occhi che luccicano di stelle
e ti spedisce giù in guerra
e quando chiedi loro : "Quanto dovremmo dare?"
rispondono solo "di più, di più, di più, di più, di più"
Non io, non io, io non sono figlio di un milionario, no
Non io, non io, io non sono uno fortunato, no
Non io, non io, io non sono figlio dell'esercito, no
Non io, non io, io non sono un figlio fortunato, no
RUN THROUGH THE JUNGLE - Il brano è incluso nell'album del 1970, "Cosmo's Factory", quinto album del gruppo. In questo singolo, Fogerty si immedesima in un soldato disperso nella giungla. Il ritmo è travolgente, e le parole sono semplici ma dirette, e coinvolgono l'ascoltatore tanto da indurlo ad identificarsi in quel soldato che teme per la sua vita, messa alla prova in ogni singolo istante. Celebre il riff di chitarra e di armonica che accompagna il pezzo per tutta la sua durata.
CORRERE ATTRAVERSO LA GIUNGLA
Whoa, pensavo fosse un incubo,
Signore, è tutto così vero.
Mi hanno detto, "Non camminare lento,
Perché il Diavolo è a piede libero".
meglio correre attraverso la giungla,
meglio correre attraverso la giungla,
meglio correre attraverso la giungla,
Whoa, non voltarti indietro per guardare.
Mi è sembrato di sentire un rombo
Che sta chiamando il mio nome,
Duecento milioni di armi vengono caricate,
Satana grida: "Prendi la mira!"
meglio correre attraverso la giungla,
meglio correre attraverso la giungla,
meglio correre attraverso la giungla,
Whoa, non voltarti indietro per guardare.
Oltre la montagna,
Tuoni magici dicono,
"Lasciate che la gente conosce la mia saggezza,
Riempite il terreno con il fumo".
meglio correre attraverso la giungla, meglio correre attraverso la giungla,
meglio correre attraverso la giungla,
Whoa, non voltarti indietro per guardare.
WHO'LL STOP THE RAIN - Canzone folk-rock contenuta anch'essa nell'album sopraccitato, è divisa in tre versi: tutti e tre alludono a un senso di profondo disagio. La strofa "piani di cinque anni e nuove occasioni avvolte in catene d'oro", è un chiaro riferimento alla generazione di Woodstock. Il messaggio di fondo, è una sorta di esortazione alle nuove generazioni di formare nuovi collettivi per contrastare lo stato delle cose (che tutt'ora impera) e avviare la società verso un sistema sociale più equilibrato e privo di disuguaglianze, senza rimandare quest'azione ai governanti, che fanno di tutto per scongiurare questi moti.
CHI FERMERÁ LA PIOGGIA
Fin da quando ricordo, la pioggia è sempre caduta
Nuvole di mistero che portano confusione sulla terra
Gli uomini buoni hanno provato a trovare il sole nei secoli
E mi chiedo, ancora mi chiedo, chi fermerà la pioggia?
Sono sceso in Virginia, cercando un rifugio dalla tempesta
Catturato in una favola, ho visto la torre crescere
Piani di cinque anni e nuove occasioni, avvolte in catene d’oro
E mi chiedo, ancora mi chiedo, chi fermerà la pioggia?
Sentivamo i cantanti suonare e volevo che cantassero ancora,
La folla si teneva raggruppata per stare al caldo
Ancora la pioggia scendeva, cadeva sulle mie orecchie,
E mi chiedo, ancora mi chiedo, chi fermerà la pioggia?
Mente libera, occhi aperti
Lo Sciacallo, Marcus L. Mason