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sabato 2 luglio 2016

LA BIBLIOTECA DELLO SCIACALLO: "LA SCELTA DI SIGMUND" DI CARLO A.MARTIGLI


fonte: qlibri.it

Cari lettori, è arrivato il momento di tornare ad occuparci di libri. Invece del solito romanzo rosa o dei soft-porno che vanno tanto di moda, noi dello Sciacallo vi consigliamo di portare sotto l'ombrellone l'ultima fatica di un autore italiano, magari poco conosciuto alle masse, ma che noi stimiamo moltissimo, Carlo A.Martigli. Il libro è intitolato La scelta di Sigmund.

Carlo A.Martigli ci aveva già stupito, sfornando quelli che possono essere tranquillamente annoverati tra i migliori romanzi storici degli ultimi anni; infatti, la sua trilogia sulle vicende della famiglia de Mola, soprattutto nei primi due capitoli, fu sorprendente. In 999 - L'ultimo custode, l'autore compone un affascinante ritratto di un personaggio estremamente controverso e tuttora discusso, Pico della Mirandola, esponendo la sua versione sul pensiero e sulla filosofia del genio italiano. Interessante è anche la vicenda che si colloca negli anni '30 del Novecento, con gli ultimi eredi dei de Mola occupati a conservare il grande segreto di Pico.
Già da questo romanzo, non abbiamo potuto fare a meno di notare la dimestichezza di Martigli con
un certo tipo di simbologia e riferimenti. Il libraio de Mola era infatti a capo di un'organizzazione segreta di nome Omega che si riuniva nell'accademia dei Georgofili a Firenze...

Nel seguito, intitolato L'eretico, interamente ambientato negli ultimi anni del XV secolo, dopo la morte di Pico, i suoi amici Ferruccio de Mola e Leonora tentano di proseguirne l'opera, scontrandosi con le trame di papa Borgia da Roma e con gli intrighi del figlio di Lorenzo il Magnifico, Giovanni de' Medici, il futuro papa Leone X. Ma arriverà qualcuno dall'Estremo Oriente...

Ci capiterà di fare nuovamente riferimento a questo testo, ma concentriamoci ora sul libro che vogliamo suggerirvi. Questa volta, come in 999, Martigli sceglie come protagonista un personaggio storico di fama mondiale, nientepopodimeno che il fondatore della psicanalisi, Sigmund Freud.
Nel 1903 Freud viene convocato a Roma dal morente papa Leone XIII, che, ammiratore dei suoi studi, decide di affidargli un incarico importante. In Vaticano si è appena consumata una disgrazia: una giovane ragazza e una guardia svizzera sono morti suicidi per essersi lanciati da una balconata del palazzo pontificio. Leone è però insospettito, e ritiene che uno tra i suoi collaboratori più stretti, il cardinal decano Luigi Oreglia di Santo Stefano, il segretario di Stato Mariano Rampolla del Tindaro, o il giovane porporato spagnolo Joaquin de Molina y Ortega, possano essere coinvolti nel fattaccio. Freud deve di fatto "psicanalizzarli" per riuscire a individuare chi ha qualcosa da nascondere. Ma sarà solo questo l'obiettivo del papa...?

Il libro è strutturato come un thriller, e Martigli fa centro, disegnando un Vaticano di cento anni fa che pare davvero un covo di sanguisughe, ognuno pronto a fare lo sgambetto all'altro per salire un gradino in più nella scalata al soglio di Pietro, quasi una sorta di House of Cards vaticana. I personaggi, specialmente gli ecclesiastici di alto livello (realmente esistiti, non sono nomi di fantasia), appaiono viscidi e trafficoni, un po' come forse sono ancora oggi.
Ma, un'altra volta, l'autore ci scombussola inserendo dei piccoli (e neanche troppo) input all'interno dell'intreccio. Da notare che la ragazza che muore nelle prime pagine del romanzo si chiama, ebbene sì, Rosa. Sottolineiamo anche come Martigli riveli senza problemi l'iniziazione massonica di Freud, ribadita in più di un'occasione, ma non solo. Viene esplicitamente affermato che il Segretario di Stato vaticano, Rampolla del Tindaro, fosse un massone. Ricordiamo che la Chiesa Cattolica, fino alla seconda metà del XX secolo, ha sempre avversato apertamente la Massoneria, e di come, lo ripetiamo, il personaggio in questione sia realmente esistito.
E infine, qualcosa di veramente affascinante. In un momento del libro, Leone XIII afferma di aver corrotto uno studioso russo, Nikolaj Notovich, affinché rinunciasse a pubblicare un suo libro, Gli anni perduti di Gesù, incentrato appunto sull'adolescenza e la giovinezza di Cristo, da sempre avvolta nel mistero. Nella parte più affascinante ed emozionante de L'eretico, Martigli racconta proprio quella storia (che non vi riveliamo, leggete il libro!), con una minuziosità allarmante nei dettagli. Non potrebbe forse l'autore toscano aver avuto accesso al testo di Notovich, e averlo poi diffuso tramite il suo romanzo?

Ma stiamo uscendo dal seminato. Vi consigliamo La scelta di Sigmund perché è innanzitutto un bel libro, scritto da un uomo che sa fare questo mestiere. E che se ne intende parecchio di Massoneria e affini...

Mente libera, occhi aperti
                                             Lo Sciacallo, Marcus L.Mason