Fonte foto: Wikipedia
Bentrovati, amici e lettori dello Sciacallo. Innanzitutto, scusateci per l'assenza di queste ultime settimane, ma adesso siamo tornati, più carichi di prima. D'altronde, per fortuna o purtroppo, per dirla alla Gaber, il mondo ci fornisce spunti, riflessioni ed approfondimenti.
Impossibile, da parte nostra, non commentare le ultime vicende belliche: in Siria, ci raccontano i media, il presidente Assad avrebbe utilizzato le armi chimiche contro il proprio popolo e, per tutta risposta, il super miliardario presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, una volta rotti i rapporti con la Russia di Putin, ha risposto con altre bombe. Ovviamente, con l'obiettivo di distruggere l'Isis e di ripristinare la pace. Del resto, gli yankee sono sempre solidali nei confronti dei popoli del resto del mondo.
Perdonateci il sarcasmo, ma il vero problema non sono Trump o gli Usa, ma chi ha votato questo personaggio, chi l'ha sostenuto, e chi, ci riferiamo in questo caso agli Stati, decide di restare a fianco della Nato. Ma come si poteva credere alle parole pronunciate da Trump durante la campagna elettorale? Vedete, è stucchevole commentare le dichiarazioni, da parte di artisti, giornalisti e personaggi della cultura, anti-Trump: la democrazia è questa, è quella che ha votato Hitler. Prima che il mondo cambi, occorre cambiare la mentalità delle persone.
I cittadini americani l'hanno votato? Ed ora è giusto che questo bizzarro personaggio governi la nazione più potente del mondo. La svolta c'era ed era rappresentata dal leader socialista Bernie Sanders, ma il potere capitalista ha pensato bene di escluderlo, preferendogli Hilary Clinton, un altro lupo travestito da agnello. Entrambe le opzioni erano valide ai fini del dominio: si era detto che Hilary, definita a più riprese Killary, avrebbe attaccato la Siria, al contrario di Trump. E adesso che lo ha fatto anche Trump, che nel frattempo minaccia la Corea del Nord, cosa diranno i suoi sostenitori?
L'uso di armi chimiche non giustifica altri bombardamenti. Sarebbe equivalente a lanciare benzina sul fuoco. E poi, siamo sicuri che sia stato Assad? Molti non conoscono nemmeno le varie differenze che ci sono all'interno dell'Islam, l'unica vittima in questa guerra tra sciacalli. In un nostro vecchio articolo vi avevamo parlato della divisione tra sciiti e sunniti: Assad è un alawita, una delle fazioni più moderate e tolleranti del mondo islamico.
Adesso ci sono le armi chimiche, una volta si parlava delle presunte armi di distruzione di massa irachene. Cambiano i nomi delle organizzazioni da combattere (Al Qaeda, ora l'Isis), e quelli dei mostri da abbattere (da Saddam Hussein, passando per Bin Laden, Gheddafi e Assad), ma la storia si ripete, tragicamente. Del resto, sempre citando Gaber, abbiamo capito che il mondo è un teatrino.
Mente libera, occhi aperti
Lo Sciacallo, Marcus L. Mason
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