Il Tribunale di Norimberga fonte: mondi.it |
Cari lettori, per il veloce consiglio letterario di questa settimana, vi vogliamo suggerire l'approfondimento di uno degli avvenimenti più importanti del Ventesimo Secolo: il celeberrimo processo di Norimberga (in realtà furono due distinti processi, che però vengono spesso accorpati nella dicitura comune), svoltosi nella città tedesca per quasi un anno; si aprì il 20 novembre 1945 e terminò il 1 ottobre 1946. Imputati erano i più rilevanti gerarchi nazisti sopravvissuti alla guerra, e le grandi accuse quattro: aver cospirato per mettere in atto una guerra di aggressione, aver messo in atto una guerra d'aggressione, crimini di guerra, crimini contro l'umanità.
Il testo in questione si intitola semplicemente Gli imputati di Norimberga, ed è stato scritto a metà degli anni Sessanta dallo storico americano Eugene Davidson, importante studioso dell'epoca nazista in Germania; documento fondamentale di questo autore è anche L'ascesa di Adolf Hitler, che ripercorre dal punto di vista politico e personale gli anni immediatamente precedenti all'inizio del regime del Terzo Reich.
Nel testo di cui ci stiamo occupando, Davidson decide di analizzare il processo di Norimberga proponendo una serie di accurate biografie dei ventidue imputati; la scelta stilistica operata dallo storico statunitense permette al lettore di farsi un'idea a tutto tondo riguardo ai personaggi che, in molti casi, trovarono anche la morte alla fine del procedimento.
Si sa che in realtà, il processo di Norimberga fu molto più politico di quello che può apparire; le potenze vincitrici dovevano dimostrare al mondo intero l'indignazione totale e unanime nei confronti delle azioni politiche, militari, strategiche e criminali operate dal Nazismo e dai suoi rappresentanti durante il conflitto. Quasi come ci fosse un unico, grande imputato.
Abbiamo, grazie all'enorme lavoro di ricostruzione di Davidson, la possibilità di farci un'opinione basata su conoscenze più profonde; capire chi erano quei personaggi, per quali motivi avevano commesso quelle azioni e che cosa realmente li aveva spinti ad assecondare i folli progetti hitleriani.
In alcuni casi, ci troveremo di fronte a criminali incalliti, che avevano dato prova di credere ciecamente nell'ideologia deviata propugnata dai vertici del Partito; ma in altri, ci accorgeremo delle lotte interiori che alcuni di loro avevano dovuto affrontare pur essendo parte integrante dell'apparato istituzionale nazista.
Una testimonianza quasi chiarificatrice, quindi, che apre la nostra mente al fatto che anche all'interno della folle macchina nazista le correnti di pensiero erano ben più di una, e a come spesso le decisioni di Hitler non fossero condivise da tutti, ma spesso ampiamente osteggiate. Per non parlare poi degli odi e degli intrighi che si erano sviluppati tra gli stessi componenti delle alte sfere del Terzo Reich.
Una cosa però li accomunava tutti; l'aver partecipato a una delle pagine più nere della storia dell'umanità.
Vi lasciamo qui di seguito l'elenco degli imputati e delle relative condanne al processo di Norimberga. Troverete le loro storie nel libro.
Martin Bormann, colpevole di 2 imputazioni su 3: condannato a morte
Karl Donitz, colpevole di 2 imputazioni su 3: condannato a 10 anni
Hans Frank, colpevole di 2 imputazioni su 3: condannato a morte
Wilhelm Frick, colpevole di 3 imputazioni su 4: condannato a morte
Hans Fritzsche, accusato per 3 imputazioni: assolto
Walther Funk, colpevole di 3 imputazioni su 4: condannato all'ergastolo
Hermann Goring, colpevole di 4 imputazioni su 4: condannato a morte
Rudolf Hess, colpevole di 2 imputazioni su 4: condannato all'ergastolo
Alfred Jodl, colpevole di 4 imputazioni su 4: condannato a morte
Ernst Kaltenbrunner, colpevole di 2 imputazioni su 3: condannato a morte
Wilhelm Keitel, colpevole di 4 imputazioni su 4: condannato a morte
Konstantin von Neurath, colpevole di 4 imputazioni su 4: condannato a 15 anni
Franz von Papen, accusato per 2 imputazioni: assolto
Erich Raeder, colpevole di 3 imputazioni su 3: condannato all'ergastolo
Joachim von Ribbentrop, colpevole di 4 imputazioni su 4: condannato a morte
Alfred Rosenberg, colpevole di 4 imputazioni su 4: condannato a morte
Fritz Sauckel, colpevole di 2 imputazioni su 2: condannato a morte
Hjalmar Schacht, accusato per 2 imputazioni: assolto
Baldur von Schirach, colpevole di 1 imputazione su 2: condannato a 20 anni
Arthur Seyss-Inquart, colpevole di 3 imputazioni su 4: condannato a morte
Albert Speer, colpevole di 2 imputazioni su 4: condannato a 20 anni
Julius Streicher, colpevole di 1 imputazione su 2: condannato a morte
Bormann fu processato in contumacia, poiché di lui si erano perse le tracce; la teoria più accreditata parla di una sua uccisione da parte dei russi durante l'occupazione di Berlino.
Non si poté eseguire la condanna di Goring perché questi si suicidò con del cianuro la notte prima dell'esecuzione.
Non fu possibile processare Gustav Krupp, vittima di un'emorragia cerebrale, e Robert Ley, che si impiccò in cella prima dell'inizio del processo.
Mente libera, occhi aperti
Lo Sciacallo, Marcus L.Mason
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