Fonte foto: Youtube
Ieri si è diffusa una notizia in grado di poter riaccendere la speranza di tutti i malati di cancro e, allo stesso tempo, far prendere una rivincita a tutti coloro che da decenni insistono sul fatto che i tumori possono essere sconfitti, basta non seguire il metodo di "morte tradizionale", ovvero la chemioterapia, e accedere alle cosiddette "cure alternative". Ce ne sono innumerevoli, ma quella di cui ci occupiamo quest'oggi, sia per il putiferio mediatico che ha scatenato sul finire degli anni '90, sia perché questa è stata protagonista anche nella giornata di ieri, è la terapia Di Bella (nota comunemente come il "Metodo Di Bella").
Il tema della prevenzione dei tumori è stato pubblicato recentemente su una rivista scientifica inglese, che ha esaminato il ruolo delle vitamine, le retinoidi, già sperimentate da Luigi Di Bella, ormai defunto, e padre di questo metodo altamente contrastato dalla comunità scientifica. Lo studio, denominato "Solution of retinoids vitamin E in the Di Bella Method biological multitherapy", a cura del figlio del medico siciliano, Giuseppe, dottore all'ospedale di Bologna, che da anni continua la sua battaglia contro Big pharma (il nome dato all'industria del farmaco che fattura ogni anno ricavi di circa 3 miliardi di dollari) contrapponendogli gli studi del padre, evidenzia i molteplici meccanismi biochimici e molecolari con cui i tre retinoidi considerati nella cura Di Bella (solubilizzati in vitamina E assieme alla vitamina D), esercitano la propria azione nella prevenzione e nella cura dei carcinomi.
Il Metodo Di Bella si era già rivelato efficace nei pazienti che erano stati sottoposti alla cura: basta fare un'attenta ricerca, e anche sul web si possono trovare tantissime testimonianze in tal senso. Ovviamente, questa cura non giova alle case farmaceutiche, e per questo motivo è sempre stata osteggiata, ricorrendo anche alla demonizzazione della stessa attraverso l'ausilio dei mass media. Nel video che vi posteremo a fine articolo, sentirete cosa ha da dire il figlio Giuseppe in merito a questo punto.
Come avete potuto notare, nel nostro articolo ci siamo limitati solamente ad accennare i punti fondamentali che caratterizzano questo "nuovo" metodo di approcio alla malattia, senza entrare nel dettaglio. Il motivo è semplice: essendo un argomento delicato, e non avendo conferito alcuna laurea in medicina, abbiamo preferito rimandare la spiegazione della cura a Giuseppe Di Bella, che ha tutte le facoltà per farlo. Prima dell'intervista a Di Bella, potete sentire la testimonianza (solamente una delle tante) di una paziente che asserisce di essere guarita grazie a questa cura. Buona visione.
Mente libera, occhi aperti
Lo Sciacallo, MArcus L. Mason
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