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mercoledì 6 settembre 2017

CARPEORO SULL'ATTENTATO DI BARCELLONA: "C'ERA UN'INFORMATIVA DEI SERVIZI SEGRETI AMERICANI CHE AVVISAVA LA SPAGNA..."

                                           Fonte: www.carpeoro.com

"L'Isis utilizza la modalità del camion perché è la più economica e richiede un livello di addestramento minore". Lo sostiene Gianfranco Carpeoro, durante il consueto appuntamento domenicale con la fortunata trasmissione in onda su Youtube "Carpeoro racconta", spin-off di "Border Nights, condotta da Fabio Fabretti. "Mancando la base operativa per organizzare attentati più sofisticati, questa modalità consente di realizzare attentati senza avere la necessità di addestrare i terroristi".

Il 17 agosto scorso, infatti, la Spagna è stata colpita dal "pseudo" Isis: un camion impazzito (che novità, ndr) è piombato sulla folla uccidendo 13 persone. La cosa curiosa e che lascia davvero da pensare, è quanto rivelato da Carpeoro durante la puntata: "C'era un'informativa dei servizi segreti americani, che fanno parte della sovragestione, che avvisava i servizi spagnoli di un probabile attacco a Barcellona e, ciononostante, la Spagna non ha disposto un livello di prevenzione superiore".

E alla domanda di Fabretti sul perché hanno colpito la Spagna, Carpeoro ha risposto così: "La Spagna era già stata colpita altre volte. Insieme a Francia e Gran Bretagna è un obiettivo primario del terrorismo. Gli obiettivi di secondo livello sono Germania e Russia. I terroristi stanno colpendo sistematicamente. Per adesso, l'Italia non è coinvolta".

Un'altra cosa che colpisce chiunque provi a riflettere su questi episodi riguarda la natura degli attentatori: questi terroristi non hanno nulla a che vedere con i militanti dell'Ira o i terroristi palestinesi -g iusto per fare dei paragoni col passato - in quanto manca una motivazione dettata dal vissuto di queste persone. Ed è proprio questo che fa notare Carpeoro: "Il terrorismo ha un coefficiente di attivazione di odio che si basa su fatti storici regressi (parenti ammazzati, amici). Questi, invece, sono nati e cresciuti in Occidente, non hanno un retaggio storico o territoriale. Sono terroristi artificiali. L'integralismo religioso e l'uso di particolari droghe consente di formare un neo terrorista occidentale che da un giorno all'altro partecipa a un attentato".

Analisi e riflessioni come al solito brillanti, che lasciano spazio ad altre domande: colpiranno anche gli USA? Quando finirà l'escalation di attentati? Ne stanno preparando un altro di grande entità? Forse a queste domande non riusciremo a rispondere, ma è evidente che il tutto dipenderà dai mutamenti sul piano della politica internazionale e interna dei principali Stati europei.

Mente libera, occhi aperti

                                                Lo Sciacallo, Marcus L. Mason