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martedì 22 marzo 2016
ATTENTATI IN BELGIO: SIAMO VICINI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE?
Fonte foto: Wikipedia
Ci risiamo. Dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi, quest'oggi si è consumata l'ennesima tragedia, questa volta a Bruxelles, nel cuore della comunità europea. Prima un kamikaze ha distrutto la sala partenze internazionali dello scalo Zaventem, adiacente ai banchi dell'American Airlines, poi le stragi alle stazioni di Schuman e Maelbeek. Chi conosce e studia il sistema in cui viviamo non si sarà di certo sorpreso per quanto accaduto in queste ore. Da almeno una settimana, infatti, le luci dei riflettori erano puntate proprio sul Belgio: quattro giorni fa, ricordiamo, è stato arrestato Salah Abdeslam, l'ultimo dei terroristi di Parigi, mentre Najim Laachraoui, che avrebbe fabbricato le cinture esplosive, risulta essere tuttora latitante.
Il movente alla radice degli attentati è lo stesso che ha originato le stragi che hanno sconvolto Parigi: destabilizzare l'Europa e provocare una reazione violenta dei cittadini europei, che ora, come da copione, pretendono più sicurezza e, a gran voce, esigono un azione militare nei territori occupati dall'Isis, il temuto califfato islamico che di islamico, come spiegheremo tra poco, ha poco o niente. Anche qui, esattamente come vi abbiamo spiegato nell'articolo sugli attentati parigini, c'è la mano della CIA, in quello che è un protocollo consolidato. Non vi spiegheremo il modus operandi perché ne abbiamo già parlato nel pezzo citato poc'anzi. C'è da ricordare, però, che queste azioni si programmano con largo anticipo (il periodo di preparazione varia dai 6 mesi a un anno), per cui, a differenza da quanto sostenuto da alcuni giornalisti a caldo, questi attentati non possono essere una risposta all'arresto di Salah; inoltre, se vi ricordate, subito dopo gli attentati francesi, l'Isis aveva già minacciato di attaccare il Belgio.
Dicevamo che il califfato, esattamente come Al Qaeda (dissolta nel 2005), non ha nulla in comune col mondo islamico, se non il territorio in cui è ubicato. A fomentare e ad addestrare questi fanatici, a cui vengono fornite le armi, sono proprio i paladini dell'esportazione della democrazia, quelli che possono vantare, tra i premi Nobel per la pace, uomini di guerra come Kissinger. Consentitici di affermare, parafrasando Totò: "CIA, ma mi faccia il piacere!". Questi tecnocrati europei, con menti "illuminate", gli stessi che hanno creato l'UE, ora stanno cercando di spostare gli equilibri politici su posizioni di estrema destra, incoraggiando i biechi nazionalismi alla Donald Trump, e soluzioni approssimative e abominevoli come quelle proposte dall'italico Matteo Salvini, fedele amico dei fascistoni di Forza Nuova e Casapound.
La Terza Guerra Mondiale programmata da uomini come Albert Pike, o profetizzata da gente come Nostradamus o Basilio di Krostandt è in atto, e il tutto è iniziato l'11 settembre del 2001, con gli attentati alle Torri Gemelle. Sta a noi non cascare nel tranello ordito dal magus, uscendo dal cerchio e contribuendo a migliorare le nostre vite con iniziative che permettano di unire le persone e non il contrario. Non dobbiamo permettere al NWO di avanzare e di militarizzare l'Europa, restringendo la totalità dei diritti civili conquistati nei secoli, primo tra tutti, la libertà. Restiamo umani.
Mente libera, occhi aperti
Lo Sciacallo, Marcus L. Mason
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