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mercoledì 2 novembre 2016

IL RESOCONTO DI UNA GIORNATA AL LUCCA COMICS E LA POCHEZZA DELLA GENERAZIONE Z: IL FUTURO NON SEMBRA PROMETTERE NULLA DI BUONO...


                                           Fonte foto: Wikipedia

Il mondo è attraversato da diverse generazioni. Ognuna cerca di costruire una realtà e un futuro diverso da quella che l’ha preceduta, sperando di consegnare un mondo migliore alle generazioni future. Molti erroneamente sono convinti che col progresso tecnologico l’uomo e la società si sviluppino intellettualmente e spiritualmente. Eppure la realtà dei fatti sembra evidenziare tutt’altro: siamo passati dalle rivendicazioni sociali, dalle suffragette (quelle vere e non le vittimiste moderne), dalle barricate in piazza, a confrontarci con fashion bloggers, reality show e youtubers.

Nella giornata di sabato, il nostro Sciacallo, Marcus L. Mason, è stato convinto da un gruppo di amici a prendere parte a una gita al Lucca Comics, la fiera del fumetto che si svolge ogni anno da cinquant’anni ormai nella bellissima cittadina toscana. Nonostante Mason non sia un appassionato né di fumetti né tanto meno di uomini e donne mascherate, forse complice la curiosità di visitare l’ennesima splendida cittadina della Toscana, ha deciso di unirsi al gruppo. Inutile dirvi che, una volta tornato a casa dalla fiera, non ha potuto fare altro che riflettere su una manifestazione che è in realtà lo specchio della società dei nostri tempi.

Ma veniamo subito al nocciolo della questione. Giunti a Lucca, la prima perplessità riguardava il prezzo del biglietto: 20 euro. Una cifra ritenuta esorbitante dal nostro caro Mason, ma si sa, è solo uno dei piagnistei di un blogger taccagno, complottista e frustrato (per dirla alla Piero Angela). Una volta fatto soffrire il portafoglio, il pubblico presente non ha fatto altro che alimentare visibilmente l’imbarazzo di Mason: persone di una certa età vestiti come a Carnevale, principesse, pirati, e chi più ne ha più ne metta. Ma si sa,  l’Italia è bella anche per questo. Più tardi, però, Lo Sciacallo scoprirà l’arcano: su un cartello, infatti, veniva scritto a chiari lettere che chi fosse venuto mascherato non avrebbe pagato il biglietto. Insomma, sarebbe entrato gratis nei padiglioni. Non vi preoccupate, sa già a cosa state pensando: mai, preferisce pagare.

Ma la cosa più grave a cui il nostro blogger frustrato ha assistito a Lucca è stato lo spettacolo messo in scena su un palco da alcuni youtubers, dove sotto si accalcavano diversi bambini e ragazzini di quella che è stata definita la generazione Z (altresì nota col nome di Post-Millenials), cioè, quella generazione circoscritta tra i nati dalla fine degli anni ’90 o agli inizi dei ‘2000. Tanto per intenderci, si sta parlando di quella generazione che ha come idoli musicali gli One Direction, Ariana Grande, e molto altro trash. Poi c’è chi dice che gli One Direction stiano proseguendo il lavoro dei Beatles. Purtroppo, però, c’è da constatare che chi va affermando questa fesseria non è un Post-Millenials ma qualche illetterato della Generazione Y, tra i principali colpevoli di questo sfracello socio-culturale. Del resto ai loro tempi avevano come idoli gli 883, su cui è meglio non infierire (basta ascoltare qualche loro successone per finire immediatamente in uno stato di profondo disagio). Va bene, alla fine il nostro Sciacallo non è stato di parola; non riesce proprio a resistere alla tentazione di pungolare quel duo pavese.

 A parte lo sconforto nell’assistere a uno spettacolo, se così si può definire, messo in scena da ragazzini di 18 anni che facevano fatica ad esprimere dei concetti in un italiano corretto, la cosa più sconvolgente è stata quella di vedere un intero padiglione adibito a uno spettacolo a dir poco osceno, con la complicità dei genitori di questi bimbi. Bimbi che già in tenera età posseggono un profilo Facebook o di Instagram, o un account su Youtube dove caricare video. Tutte cose che un genitore dovrebbe proibire per il bene dei propri figli. Si fa un gran chiacchierare riguardo l'educazione dei propri figli, e poi su Youtube dobbiamo assistere a insulti e minacce di morte lanciati da leoni o leonesse da tastiera (spesso anonimi) la cui carriera scolastica non va oltre la terza elementare. Ma che mondo stiamo costruendo? Ma i giochi e i cartoni animati: che fine hanno fatto?

Naturalmente sono stati soppiantati da idoli di pietra, intrattenitori di basso spessore, a cui questi bambini, senza il controllo dei genitori, permettono di fare incassi notevoli, ottenere pubblicità, notorietà e sponsor del tutto immeritati. Youtubers che guadagnano a raffica con visualizzazioni facili e con video di bassissima caratura (non tutti chiaramente). Ne è un esempio CiccioGamer89, uno youtuber romano che si diverte a riprendersi mentre gioca ai videogames o in macchina mentre è intento a catturare Pokemon. Una delle tante persone false che si annidano sul Tubo. Ma pazienza, del resto, lo fa per noi. Purtroppo, però, chi ci perde sono proprio le nuove generazioni, sempre più intontite, ed è per questo che chi ci governa ha già messo le basi per un controllo di massa: questi giovani non saranno mai dei rivoluzionari, non proveranno mai a cambiare le cose. Cresceranno, è vero, ma ciò che si vive nell’infanzia è fondamentale per lo sviluppo della psiche e per il futuro delle nuove leve. E se questo è il loro passato, beh, il futuro non promette faville…
Mente libera, occhi aperti
                                                Lo Sciacallo, Marcus L. Mason