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lunedì 18 aprile 2016

IL CASO WANNA MARCHI: QUANDO UNA SENTENZA DICHIARO' REALE LA MAGIA


                                          Fonte foto: Wikipedia

L'argomento di oggi può sembrare all'apparenza bizzarro e senza senso, ma andando avanti nella lettura di questo articolo vi ricrederete. Ve lo ricordate tutti il caso Wanna Marchi? La fattucchiera bolognese che si attirò le ire di mezza Italia in seguito alla sua attività di maga: è stata infatti accusata di aver approfittato della debolezza e dell'ignoranza delle persone per trarne dei benefici economici. Erano numerose, infatti, le persone che si rivolgevano alla famiglia Marchi (madre e figlia), e al mago Do Nascimento per cercare di risolvere qualsiasi tipo di problematiche che avevano sconvolto le loro vite (sia che riguardassero malattie piuttosto che scappatelle extraconiugali, eccetera).

La trasmissione televisiva "Striscia la Notizia", di fronte alle numerose segnalazioni di persone disperate che denunciavano le truffe della Marchi, decise di tendere una trappola alla stessa, ingaggiando una signora anziana che avrebbe dovuto fingere di essere interessata ai prodotti contro il malocchio forniti dalla società che facevano capo a Wanna Marchi e alla figlia Stefania Nobile, avviando così una procedura legale. Stefania Nobile, infatti, augurò alla signora "tutto il male del mondo" per essersi rifiutata di acquistare i loro prodotti. La vicenda assunse ben presto una notorietà nazionale, e le due fattucchiere furono condannate per truffa aggravata e associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Prima di procedere con la nostra analisi, è bene ricordare che la magia funziona quando un soggetto si assoggetta a un mago. Se questa condizione viene meno, automaticamente non si realizza l'effetto magico che aveva programmato il magus. Wanna Marchi ha sì approfittato dell'ignoranza e talvolta della disperazione di alcuni soggetti, ma ricordiamo che l'ignoranza non costituisce un alibi. Se uno si rivolge a un magus, per qualsiasi motivo esso sia, è lui il primo ad essere in difetto. Se io dono un milione alla Chiesa cattolica, e qualche mese dopo divento ateo, oppure decido di seguire un'altra dottrina religiosa, non posso chiedere la restituzione di quei soldi.

Non è ammissibile, in un paese come l'Italia, dove l'istruzione è obbligatoria, cascare in queste trappole. Tra l'altro, Wanna Marchi era una macchietta evidente, una finzione palese. Purtroppo il nostro pensiero è permeato dal pensiero magico, e chi va a Medjugorje o a Napoli per vedere il sangue sciolto di San Gennaro (che per altro era beneventano e non napoletano come si pensa), non è poi tanto diverso da chi si recava dalla Marchi. Lo schema è sempre lo stesso: ovvero, quello di un soggetto che si affida completamente al volere di un altro. Ma quando si parla di religione (da non confondere con la spiritualità, cosa più seria e non a caso individuale), guai a mettere in dubbio i miracoli; del resto, è la fede, ci dicono.

Ma la cosa più divertente, se vogliamo, di tutta la vicenda, è un'altra, e nessun giornale lo ha scritto. I giudici, compresi quelli della Cassazione, condannando Wanna Marchi e figlia al reato di truffa, hanno in qualche modo dichiarato vera la magia: in sostanza, si trattava di truffa perché l'effetto magico non si realizzava. Ma è ovvio che non si realizzasse, cosa ne sapeva la Marchi delle vicende private delle persone che chiamavano disperate a una trasmissione, possiamo dirlo, da sottosviluppati. E' truffa se io anziché quel bel telefonino che mi era stato mostrato su un sito internet affidabile, ricevo a casa un bel pacco vuoto. In quel caso è una truffa, perché il telefonino è un oggetto reale. Ma in questo caso, ci chiediamo, si può parlare di truffa?

Sia ben chiaro, la nostra intenzione non è quella di difendere un essere come la Marchi, che sicuramente si approfittava di persone deboli. Il punto fondamentale, però, è che queste persone erano dotate di intelligenza, per cui non avrebbero dovuto cadere in questa finzione. Queste cose accadono perché viviamo in una società dove il pensiero magico la fa da padrona. Usate la ragione, e vedrete che le varie maghe alla Wanna Marchi svaniscono nel nulla.

P.S: continuate a seguirci, magari aiutandoci a diffondere i nostri articoli. Lo Sciacallo è al lavoro per farvi un altro grande regalo. Dopo l'intervista a Mauro Biglino, un altro grande personaggio ha parlato con noi. Restate con noi!

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                                           Lo Sciacallo, Marcus L. Mason