Archivio blog

mercoledì 13 gennaio 2016

I ROSACROCE: DA DANTE FINO AD OGGI


                                                     Fonte foto: wikipedia

Alzi la mano chi ha mai sentito parlare dell'ordine segreto dei Rosacroce? Per chi non lo conoscesse vi diciamo subito di non preoccuparvi, perché il capitolo che ci apprestiamo a presentarvi quest'oggi riguarda proprio il mondo rosacrociano e le sue figure più importanti. A fine articolo, ci sarà un video tratto da YouTube, di un'intervista fatta a Giovanni Francesco Carpeoro, in arte Gianfranco Carpeoro, ex Gran Maestro nonché grande esperto di simbologia e della storia di quest'ordine che, nel corso dei secoli, ha guidato il mondo fino a che una parte di essi non si è prestata al gioco del potere e, a quel punto, la componente che potremmo definire per semplificazione "bianca", si è sciolta nella conferenza di Yalta.

Iniziamo subito dalle fondamenta: questa confraternita fa la sua comparsa "ufficiale" nella storia nel XVII secolo in Germania, fondata dall'esoterista tedesco Christian Rosenkreutz (Cristiano Rosacroce), nato nel 1378 e morto nel 1484. Ma in realtà quest'ordine ha origini molto più antiche, tanto che si può farlo risalire addirittura dopo la morte di Cristo. Secondo lo studioso Carpeoro, i Rosacroce discenderebbero da una confraternita antichissima denominata "Stirpe di Davide" (Gioacchino da Fiore la chiama Radix Davidis).

Uno dei padri di questa organizzazione è Dante Alighieri, che non a caso nella Divina Commedia descrive tutto il sapere rosacrociano, fingendosi cattolico (quindi non lo era, al contrario di ciò che ci raccontano i libri di storia). Inoltre, ai tempi del Sommo Poeta, la confraternita (come vi abbiamo accennato prima), non aveva assunto il nome di Rosacroce. Dante, infatti, come tutti i poeti del Dolce stil novo, apparteneva a una setta chiamata "Fideli in Amore" (vi ricordate in Eyes Wide Shut qual era la parola d'ordine per entrare nella setta? Proprio Fidelio). La donna angelicata e quelle fantasticherie studiate a scuola, sono tutte menzogne. L'amore era la setta, anche perché in realtà tutti questi adepti tradivano le proprie mogli come e quando volevano. Primo fra tutti Dante, sposato con Gemma Donati, esponente di un'importante famiglia guelfa fiorentina, ma impegnato nelle lodi sperticate a tale Beatrice Portinari.

Ma veniamo alla Divina Commedia. La Divina Commedia, con tutte le sue allegorie, descrive il percorso iniziatico di Dante. Alla fine di questo percorso, Dante viene accompagnato nel Paradiso (il cui punto più alto prima del cosiddetto Punto Dio viene non a caso denominato "Candida Rosa dei Beati"), da nientepopodimeno che San Bernardo da Chiaravalle, il creatore della regola templare. Ma dai rosacroce deriva anche il colore della bandiera massonica italiana: bianco, rosso, verde. Questi sono i colori preferiti dai rosacrociani e sono tratti da un passo della Genesi, su cui giurano tutti i presidenti degli USA.

I Rosacroce sono stati poeti, scrittori, ma anche e soprattutto artisti: ne sono un esempio Boccaccio, Raffaello, Leonardo Da Vinci, Giotto, Botticelli, Tiziano. L'ultimo Maestro è stato Salvador Dalì. Nell'arte conservavano messaggi, depistavano (come Da Vinci). Un grande iniziato fu Giordano Bruno, un magus, che ebbe il gran merito di far rinascere questa confraternita recuperando tradizioni iniziatiche perdute (come quella egizia). Questi riorganizza la setta battezzandola col nome di Giordaniti e, quando si diffonde la notizia che Giordano Bruno ha deciso di portare la confraternita alla luce del sole, lui si consegna alle autorità salvando così la vita a tutti gli altri "fratelli" da un'ondata di persecuzioni.

Caratteristica dei Rosacroce è la multifunzione, ossia, l'attribuire a un simbolo più significati. Tanti erano anche i simboli: abbiamo già parlato della Rosa e della Croce, ma si possono citare anche il Pellicano e il Giglio. Si arriva così al '700 e alla nascita dell'Illuminismo. Ma il XVIII è anche il secolo della morte di un certo tipo di Massoneria, quell'antica. L'ultimo gran Maestro in tal senso è stato l'inglese Christopher Wren, incaricato alla ricostruzione di Londra dopo il grande incendio del 1666. Wren ricostruisce tutto tranne il Tempio della Massoneria (che era bruciato con tutti i suoi archivi europei).

Il 1717 è la data di fondazione della Massoneria moderna, con quattro logge che si riuniscono e fondano le famose Costituzioni di Anderson. Nasce così la Massoneria speculativa che ha sì al suo interno ancora soggetti rosicruciani, che però verranno sopraffatti dai nuovi massoni, divenuti affaristi. A quel punto nascono guerre interne specialmente sotto il profilo delle scienze: infatti, un certo tipo di cultura scientifica, si mette a fare la guerra alla radice da cui è stata generata. I chimici fanno guerra agli alchimisti, con Newton che viene espulso dalla Royal Society perché accusato di praticare l'Alchimia e il suo posto viene preso da Robert Boyle.

Si giunge così ad Aleister Crowley (appartenente alla Golden Dawn, esattamente come Oscar Wilde, Robert Stevenson e Bram Stoker) e ai tanti soggetti che hanno deviato la confraternita fino a fargli assumere dei connotati assai negativi. Nascono alcune sette che i cattolici definirebbero sataniche, e organizzazioni che, ispirate dai simboli rosacrociani, compiono atti che nulla hanno a che fare con i valori e le tradizioni dei Rosacroce originari.

Mente libera, occhi aperti
                                                      Lo Sciacallo, Marcus L.Mason



Fonte video: words mean all, youtube.





Nessun commento:

Posta un commento