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giovedì 10 marzo 2016

QUANDO LA MUSICA È ARTE: AQUALUNG, I JETHRO TULL METTONO IN SCENA IL DISAGIO DI UN CLOCHARD


           Ian Anderson che suona il suo celebre flauto traverso, fonte foto: Wikipedia

Cari amici e lettori de Lo Sciacallo, eccoci di nuovo con la nostra rubrica dedicata alla musica. Settimana scorsa vi abbiamo parlato dei Muse, soffermandoci in particolare sul brano "Knights Of Cydonia". Oggi, invece, vi parliamo di "Aqualung", dei mitici Jethro Trull, una delle band più importanti della storia del rock, ma allo stesso tempo meno conosciute, specie in un paese come il nostro, dove l'arte, italiana e non, viene sempre messa da parte per lasciar spazio a scemenze di ogni genere. Il nome del complesso è stato scelto da Anderson, ed è ispirato a Jethro Tull (1674-1741), agronomo e pioniere inglese della moderna agricoltura.

Prima di cominciare, come da consuetudine, ecco una breve biografia del gruppo. I Jethro Tull nascono a Blackpool, in Inghilterra, nel 1967. Fondati dal polistrumentista scozzese Ian Anderson (il leader del gruppo nonché il principale autore della maggior parte dei brani della band), in origine sono orientati verso il blues-rock, ma negli anni acquisiscono un bagaglio tecnico completo, inserendo nelle loro produzioni elementi jazz, folk e di musica classica, fino a diventare un band di progressive rock (anche se Anderson ha sempre sostenuto che la sua band non apparteneva a questa categoria: "Le band progressive producono concept album").

I Jethro Tull hanno avuto diverse formazioni. Nel loro primo album, "This Was", non era ancora presente il celebre chitarrista Martin Barre, ma Mick Abrahams. Allora la loro musica era blueseggiante. Tra gli ex membri diventati poi famosi si possono citare Tony Iommi (chitarrista della band Heavy Metal, Black Sabbath) e, anche se solo per una sera, Phil Collins (batterista e voce dei Genesis). Tuttavia, il brano di cui ci occupiamo quest'oggi, Aqualung, è tratto dall'omonimo disco del 1971, quando la formazione era composta dall'inossidabile Anderson (flauto traverso, chitarra acustica e voce), Martin Barre (chitarra solista), John Evan (pianoforte, organo mellotron), Jeffrey Hammond (basso e flauto dolce e voce) e Clive Bunker (batteria e percussioni).

L'album, che vi consigliamo di ascoltare per intero, colpisce già per la copertina che raffigura un barbone dalle fattezze simili ad Anderson, come a voler dire che nessuno è libero in questo mondo, e che tutti possono diventare come Aqualung, un reietto della società. Nessuno è immune alla malasorte. Il titolo dell'album deriva dal respiro di questo barbone, simile al gorgoglio di un respiratore subacqueo (internazionalmente conosciuto come Aqualung, appunto). Oltre ad Aqualung, su cui ci soffermeremo tra pochissimo, si possono citare capolavori come Cross Eyed-Mary (seconda traccia dell'album), Mother Goose, My God, Locomotive Breath (se avete visto Jumanji vi verrà in mente) e la strumentale Bourée, una versione moderna di una composizione di Johann Sebastian Bach, già presente nell'album Stand Up, rivista e inserita come bonus track nella versione del '96 dell'album. Potremmo raccontarvi di ogni singola traccia di questo album monumentale, sia per la bellezza delle composizioni musicali che per i testi; in Cross Eyed-Mary c'è la storia di una ragazza povera, di nome Mary, che decide di guadagnarsi da vivere  vendendo il proprio corpo, concedendosi però solo agli uomini della sua stessa estrazione sociale, tra cui anche i barboni come Aqualung. Ce ne sono di cose da raccontare, ma purtroppo il tempo a nostra disposizione è poco, e dobbiamo andare avanti.

AQUALUNG - Si tratta della prima traccia dell'album. Aqualung è, come abbiamo detto in precedenza, un senzatetto, vecchio, povero e odiato da tutti. I passanti lo notano e lo disprezzano. Viene descritto come un pedofilo, sudicio e scontroso. Nelle strofe successive, però, la verità viene a galla: Aqualung è solamemente una vittima di questa società egoista e apatica, che non prova alcuna compassione per un vecchio abbandonato a sé stesso, che sputa al mondo tutta la sua rabbia. In fondo, è un vecchio malato e infatuato dalle ragazzine, quindi, in ragione di questo, non merita aiuto, ma solo disprezzo: la gente passa ma non si ferma ad aiutarlo, sentendosi così sollevata da questo compito. Questo, però, non è un atteggiamento molto cristiano. La registrazione del brano dura 6:32 minuti. La canzone inizia con un riff di Barre ormai passato alla storia. così come gli assoli presenti nel brano. Sia per gli assoli che per il riff iniziale, Barre ha utilizzato una Gibson Les Paul Junior del '58. Sotto vi proponiamo, oltre alla traduzione in italiano della canzone a cura di Riccardo Venturi, l'intero album. Buon ascolto.


AQUALUNG

Seduto sulla panchina d'un parco
guarda le ragazzine con brutte intenzioni
mentre gli cola il naso
e si imbratta i vestiti logori con le dita unte,
ehi Aqualung.
Si asciuga al sole freddo
guardando correre le mutandine di pizzo,
ehi Aqualung.
Si sente del tutto inutile
mentre sputa la sua malasorte a pezzi,
oh Aqualung.

Freddo dardeggia il sole,
un vecchio vaga da solo
passando il tempo
nell'unico modo che sa.
La gamba gli fa un male cane
mentre si china per raccogliere una cicca,
va giù al pisciatoio
e si scalda un piede.

Si sente solo,
La Caritas è in fondo alla strada,
Zuccherosa carità alla moda
e una tazza di tè.
Aqualung, amico mio,
non scappare via agitato,
ehi, povero cristo, vedi, sono solo io.

Ti ricordi ancora
la nebbia gelata di dicembre
quando la tua barba ghiacciata
gridava agonia?
E cerchi di afferrare i tuoi ultimi rantoli
che sembrano gorgogli di un sommozzatore,
e i fiori sbocciano
come follia nella primavera.

Freddo dardeggia il sole,
un vecchio vaga da solo
passando il tempo
nell'unico modo che sa.
La gamba gli fa un male cane
mentre si china per raccogliere una cicca,
va giù al pisciatoio
e si scalda un piede.

Si sente solo,
la Caritas è in fondo alla strada,
Zuccherosa carità alla moda
e una tazza di tè.
Aqualung, amico mio,
non scappare via agitato,
ehi, povero cristo, vedi, sono solo io.

Aqualung, amico mio,
non scappare via agitato,
ehi, povero cristo, vedi, sono solo io.

Seduto sulla panchina d'un parco
guarda le ragazzine con brutte intenzioni
mentre gli cola il naso
e si imbratta i vestiti logori con le dita unte,
ehi Aqualung.
Si asciuga al sole freddo
guardando correre le mutandine di pizzo,
ehi Aqualung.
Si sente del tutto inutile
mentre sputa la sua malasorte a pezzi,
oh Aqualung.



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