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mercoledì 23 marzo 2016

CLAMOROSO: UN DEPUTATO BELGA DENUNCIA LE AUTORITA' BELGHE, TIRANDO IN BALLO IL NUOVO ORDINE MONDIALE


                                         Fonte foto: Wikipedia

Avete letto bene. In Belgio, a poche ore dagli attentati, c'è chi sospetta che dietro a questi atti efferati ci sia un disegno più grande rispetto a quello che ci è stato descritto. Uno schema tattico orchestrato da personaggi che sono inseriti in posizioni di comando all'interno del circuito politico del Belgio, e che che hanno il compito di dirigerne le trame. La notizia è sorprendente, perché a muovere questa accusa non sono i soliti complottisti alla Marcus L. Mason, ma Laurent Louis, deputato belga che, attraverso il proprio profilo fb, ha sentito il bisogno di sfogarsi e di raccontare ai cittadini belgi qual è, a suo modo di vedere, la verità riguardo questi ed altri tragici eventi come l'11 settembre o gli attentati di Parigi.

Laurent Louis, per noi "complottisti", è un personaggio noto per le sue invettive contro il Nuovo Ordine Mondiale. Il 34enne belga, infatti, ha accusato vari personaggi nel corso della sue pur breve carriera politica: ha denunciato Francois Hollande di commettere crimini contro l'umanità in Siria, denunciando anche i crimini commessi da Israele, e la presenza di armi nucleari americani sul territorio belga. Ha sparato a zero sulle banche, colpevoli di sottomettere i popoli, arrivando a stracciare la sua carta di credito sotto gli occhi stupefatti dei suoi colleghi, accusandoli di essere dei servitori del NWO. Emblematico fu il suo monito al parlamento belga nel caso della vicenda del pedofilo Marc Dutroux (una vicenda dove furono coinvolti uomini dei servizi, banchieri e politici, fino ad arrivare ai reali belgi), dopo che questi avevano cercato di ostacolarlo in tutti i modi (anche con l'aiuto della stampa), appena scoprirono che era entrato in possesso di documenti segreti inerenti al giro di pedofilia che i parlamentari del paese fiammingo ben conoscevano (Elio Di Rupo in primis).

Ma le denunce di Louis non si fermano qui, perché il giovane deputato belga non ha risparmiato neanche la NATO, colpevole di aver criminalizzato i gruppi di sinistra (È bene tener presente che Louis ha un blackground di "destra") tra gli anni '60 e '80 e di voler destabilizzare il mondo arabo rovesciando governi legittimati ad esercitare il proprio potere. Secondo Louis, infatti, prima dello scontro finale con l'Iran (che per molti darà il via alla Terza Guerra Mondiale), il prossimo bersaglio sarà l'Algeria.

Ma veniamo ora alla notizia del giorno. Louis non si capacita di come questi criminali abbiano potuto agire indisturbati in un momento come questo, con i presidi delle forze dell'ordine sparsi in ogni parte della capitale belga, accusando i vertici delle istituzioni e i servizi segreti. Di seguito vi proponiamo il messaggio integrale scritto dal deputato sulla sua pagina Facebook, tradotto dal francese:

"In questo giorno buio per il Belgio, vorrei rivolgere il mio sostegno e le mie condoglianze alle famiglie delle vittime degli attentati di Bruxelles. Dopo l'aeroporto nazionale, la metropolitana brussellesi appena toccato dagli attentati mortali. La situazione è grave ed è importante di chiamare tutti i cittadini alla calma. Naturalmente, l'islamismo radicale sarà ancora una volta reso responsabile di questi attentati presentati come una vendetta dopo l'arresto di Salah Abdeslam a Molenbeek, alla fine di settimana scorsa.
 

Tuttavia, come passare sotto silenzio la responsabilità del governo belga in questi atti orrendi perpetrati questo martedì nella nostra capitale? Ora le cose sono due: o i nostri servizi di sicurezza sono incompetenti e incapaci di proteggere i luoghi sensibili come l'aeroporto nazionale o le reti   metropolitane brussellesi, oppure sono gli stessi servizi che sono all'origine di questi attentati.
Vista la situazione attuale, visto il livello di allerta, è inconcepibile che degli individui siano in grado di entrare in metropolitana o nell'aeroporto nazionale con delle bombe e di farsi saltare in aria. Non oso immaginare che i nostri servizi segreti e i nostri servizi di sicurezza siano inadempienti al punto di non poter proteggere efficacemente dei luoghi di così grande importanza.
 

Come sapete, non ho mai nascosto il mio pensiero che gli attentati che sono stati perpetrati negli Stati Uniti e in Europa dal 11 settembre 2001 erano degli attentati sotto false bandiere, degli attentati attribuiti a delle organizzazioni terroristiche islamiche ma in realtà attuati dai nostri governi al servizio degli interessi politici-economici per creare destabilizzazione nel mondo arabo, lo sviluppo dell'islamofobia nel mondo, la concretizzazione del progetto del grande Israele e in fine la realizzazione di un Nuovo Ordine Mondiale che impone un governo mondiale che limitano i nostri diritti e delle libertà fondamentali al fine di lottare contro il terrorismo creato da coloro che, nell'ombra, tirano le redini della politica mondiale.
 

Quando si sa le misure di sicurezza che sono messe attualmente in atto nel paese, quando si vede che un attentato può accadere in una stazione della metropolitana che si trova appena sotto il sedile del CD & V, il partito del ministro della giustizia, quando si vede la sorveglianza alla quale tutti i cittadini (soprattutto arabi) sono attualmente sottoposti, è difficile credere che tali attacchi possano essere stati commessi senza l'aiuto e la complicità delle autorità belghe.
A seguito di questi attentati di Bruxelles, poiché è intollerabile che tali atti possano accadere nel nostro paese, in posti chiave e in un momento in cui i livelli di allarme terroristico sono i più elevati, chiedo a nome del movimento "In piedi belgi" le dimissioni del ministro dell'interno Jan Jambon, del ministro della giustizia Koen Geens e del primo ministro Charles Michel. O questi ministri sono incompetenti, oppure sono complici, ma in ogni caso hanno dimostrato di non meritare il loro posto al governo
".


Mente libera, occhi aperti
                                           Lo Sciacallo, Marcus L. Mason