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martedì 31 maggio 2016

LIBERIAMOCI DAL CERCHIO MAGICO: DIVENTIAMO AQUILE

                                          Fonte foto: Wikipedia

In una recentissima conferenza rintracciabile su youtube, Gianfranco Carpeoro ci ha ancora una volta fornito uno spunto di riflessione, ispirandoci nella stesura di questo nostro articolo. Parlando di riti e rituali, l’ex Gran Maestro ha inevitabilmente affrontato il tema della magia, di cui ha già enormemente ed esaurientemente parlato in passato. Parlando di scie chimiche (le scie di condensazione lasciate da alcuni aerei che secondo molti non si tratterebbero in realtà di scie di vapore acqueo bensì di agenti chimici o biologici rilasciati nell’ambiente per produrre malattie), ha giustamente fatto notare come nessuno dia una soluzione a questi problemi. Il motivo è semplice: qualora venisse fatto, dal giorno seguente, non si venderebbero più libri sull’argomento, venendo così meno a una rendita automatica.

Noi siamo circondati da cerchi magici, consapevolmente o inconsapevolmente, ma possiamo liberarcene, ampliando il nostro sguardo. Il mito è quello dell’aquila, un predatore abile sia nello scovare piccoli animali in superficie sia a scrutare l’orizzonte ad ampio raggio. Purtroppo il mago che disegna il cerchio impone le sue regole, e una volta finito dentro, il soggetto passivo fatica ad uscirne se nessuno gli fornisce gli strumenti per compiere un passo così rivoluzionario. Il pensiero magico, come sapientemente afferma Carpeoro, risponde al come e non al perché: non bisogna pensare, bisogna sapere come ottenere un determinato scopo.

Il pensiero magico fa da padrone nella politica, nella scienza, nella medicina, nelle pubblicità, insomma, dappertutto. Un cittadino depensante e un soggetto perfetto da assoggettare. Uscire dal cerchio si può, ma comporta tempo e fatica. Il primo è difficile da ottenere, perché la società capitalista fa di tutto per sottrarcelo, facendoci lavorare per la maggior parte della giornata (spesso con salari minimi), impendendoci così di riflettere e di pensare (a proposito di questo vi consigliamo l’ascolto di “Ripetutamente”, una canzone della band raggamuffin rap napoletana 99 Posse).

Cominciamo a segnarci su un diario tutte le cose svolte nella giornata; operando con questo metodo, forse, siamo in grado di selezionare tutte quelle cose che ci hanno sottratto tempo, in modo tale da non ripeterle il giorno dopo. Qualcuno potrà ribattere sostenendo che è disponibile il diario offerto da Facebook, ma badate bene, il noto social newtork ha creato un diario che anziché creare una memoria la toglie, quindi, la sottrazione del tempo prosegue anche con quel mezzo. L’altro elemento, invece, e la fatica. E proprio su questo punto che il pensiero magico si inserisce e penetra nelle nostre menti, perché la maggior parte delle persone, specie in Occidente, cerca sempre una scorciatoia alla fatica, senza comprendere che solo facendo un percorso di quel tipo si arriva alla conoscenza. Quando si devia, allora ci si imbatte nel pensiero magico (vi ricordate il discorso precedente sul come?).

Una nota pubblicità di tonni in scatola, proponeva come motto di comprare quel prodotto perché solo quel tipo di tonno aveva la capacità di “poter essere tagliato con un grissino”. Che astuzia. Il magus, che ha disegnato quel cerchio, è riuscito nell’impresa di vendere degli scarti pressati, facendo spacciare un difetto per qualità. Ma voi non avete riflettuto sul perché quel tonno si poteva tagliare con l'ausilio di un semplice grissino. Siete mai andati in un ristorante? Quando vi servono il tonno, non vi pare che sia di diversa consistenza rispetto a quel prodotto che vendono in scatola? Perché un tonno si dovrebbe tagliare con un grissino?

Ma si potrebbero fare altri esempi per capire il pensiero che Gianfranco Carpeoro definisce magico. La loggia massonica più vituperata della storia è, come è noto, la P2. Addirittura sono arrivati fino alla P5, ma della P1 nessuno ne parla. Come mai? Lo stesso discorso vale per i vari avvistamenti di madonne a Medjugorie o altri miracoli. Il miracolo, quando è autentico, è nascosto. Qualsiasi notizia diffondano telegiornali o carta stampata, riflettete sempre, anche quando si parla di delitti. Confrontateli con gli altri di cui tanto si parla o se ne è parlato, e vedete se ci sono elementi comuni. Approfondite, perché scoprirete delle cose sorprendenti, al limite della fantascienza. Proprio di questo abbiamo parlato con un grande personaggio, un avvocato, che si occupa di queste ed altre tematiche. Nei prossimi giorni l’intervista sarà online.

Come mai i mezzi di informazione mentono su tutto? Perché dobbiamo lavorare di più per ottenere di meno? Perché oramai siamo totalmente circondati da reality e da altre zozzerie di questo tipo. Perché si fanno focus su alcuni delitti e non su altri? Perché "gli assassini" sono sempre persone della working class? Cosa ci nascondo? Beh, prendetevi del tempo per riflettere. Siamo sicuri che la risposta la troviate da soli.

“Emancipatevi dalla schiavitù mentale, solo noi stessi possiamo liberare le nostre menti” (Redempions Song, Bob Marley)

Mente libera, occhi aperti
                                                  Lo Sciacallo, Marcus L. Mason

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