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martedì 5 aprile 2016

IL CROLLO DELLE IDEOLOGIE: L'ITALIA PORTA AVANTI POLITICHE SENZA PROGETTO


                                         Fonte foto: Wikipedia

Quante volte, cercando di esprimere un qualunque pensiero in merito a una particolare questione politica vi siete sentiti rispondere che siete troppo ideologici? Nei dibattitti politici, nei talk show televisivi, ovunque, le ideologie sono viste come un qualcosa di anacronistico e malevolo, a cui è meglio prendere le distanze.

Niente di più sbagliato. Una delle ragioni per cui l'Italia è allo sbaraglio è senza dubbio il graduale allontanamento dei partiti (e di conseguenza degli elettori) dalle ideologie a cui essi erano in origine legati: dove sono finiti i vecchi socialisti, i liberali e i comunisti? Nel nostro paese non si riesce più a distinguere un politico da un altro. Negli anni passati quando si andava a votare, si sapeva che nel caso in cui avesse vinto un determinato colore politico, ci sarebbe stato un governo che avrebbe attualizzato politiche in quel senso.

L'allontananza delle ideologie ha avuto come diretta conseguenza l'assoluta mancanza di una specifica progettualità: un politico che ha un'idea ben precisa rguardo determinate questioni, non farà altro che applicare quell'ideologia per tutto l'arco del suo mandato. Avere un proprio orientamento politico è fondamentale per l'autodeterminazione di un individuo; se a un uomo fai mancare un indirizzo specifico, è sicuro che questi perderà la strada, nonché il senso delle sue azioni.

E dire che queste cose le aveva dette tempo addietro il grande Giorgio Gaber, uno che di diagnosi del sistema italico ne aveva fatte a bizzeffe, senza sbagliare un colpo. Destra e Sinistra racconta proprio quanto vi stiamo descrivendo in questo modesto articolo. Qui si vive alla giornata, infischiandosi di pensare in quale stato verserà la nostra società tra dieci anni, conta solo il presente e il voto. Ecco allora la necessità di introdurre ricette alla Vanna Marchi: gli 80 euro in più nelle buste paghe, la promessa di abbassare la pressione fiscale, ecc.

Ma come se non bastasse, l'italiano, per non farsi mancare nulla, non solo abbandona l'ideologia, ma delega il voto a personaggi che non conosce, perdendo così contatti con la politica: addio quindi alle partecipazioni ai vari congressi politici, con conseguenze disastrose che sono sotto gli occhi di tutti. Troppo facile poi accusare i poltici di malafede e di pessima gestione politica, quando non si è fatto altro che votare dei simboli vuoti per poi sparire: del resto, "sono tutti uguali", destra e sinistra, "io basta che campo", è questo il pensiero dell'italiota medio.

Poi è troppo facile incazzarsi perché non si dispone più di pane a sufficienza per campare: la colpa non è del poltico di turno, ma solamente nostra. L'italiano deve imparare ad assumersi le proprie responsabilità, senza giocare allo scaricabarile (vi consigliamo la lettura di questo nostro articolo: http://sciacallo2.blogspot.it/2016/01/la-colpa-e-dei-politici-ladri-e-mafiosi.html). Purtroppo per l'italiano la cosa più importante resta il calcio. Tutto si può toccare meno che il pallone, in tal caso è pronto a scendere in piazza ad urlare tutta la sua indignazione, la questione è troppo importante per la nazione...

Mente libera, occhi aperti
                                          Lo Sciacallo, Marcus L. Mason