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martedì 12 luglio 2016

RENZI GAME OVER: INIZIA L'ERA DI MAIO?



                                              Fonte foto: Wikipedia

In questo articolo analizzeremo l’attuale situazione politica italiana e i suoi possibili scenari, ipotizzando un eventuale cambio al timone del governo italiano. Cominciamo col dire che chiunque abbia imparato a conoscere i meccanismi del potere, avrà cominciato a decifrarne i messaggi, i segnali e le mosse politiche che ne determinano il cambiamento nei vertici o nei soggetti politici individuati per governare una nazione. Così come era evidente con molti mesi di anticipo che Matteo Renzi avrebbe assunto la guida dell’Italia, allo stesso modo risulta quantomeno ipotizzabile un’imminente caduta del governo presieduto dall’ex sindaco di Firenze.

Se lo scandalo Boschi aveva destato qualche scossone, oltre che molto clamore a livello mediatico, ora il segnale più evidente del cambiamento è dato dalle sconfitte incassate dal PD nelle recenti elezioni amministrative: Roma e Torino sono in mano ai grillini, mentre a Napoli si è riconfermato De Magistris, acerrimo rivale di Renzi. Ma come se non bastasse, Renzi deve fare i conti con l’ascesa di Luigi Di Maio, ormai di fatto il nuovo leader del movimento di Beppe Grillo e, molto probabilmente, come riferisce il nostro amico Gianfranco Carpeoro, il probabile successore di Renzi. I riflettori sono ormai tutti puntati su di lui, sulle sue amicizie internazionali, con particolare enfasi sulle sue ultimissime esternazioni di condanna del Brexit (ma il partito di Grillo non era favorevole?). La verità è che dietro al Movimento Cinque Stelle c’è la regia neanche troppo occulta degli Stati Uniti, che riservano per l’Italia un futuro da gattopardismo assoluto, e presto comprenderete i motivi di tutto ciò.

Nell’ultima intervista rilasciata ai microfoni della trasmissione “Border Nights” condotta da Fabio Frabetti (e a cui partecipa come ospite fisso un altro nostro amico, Paolo Franceschetti) , l’ex Gran Maestro ha spiegato come in realtà l’esito del Brexit non avrà alcuna ripercussione sull’Unione, anche perché, come vi abbiamo spiegato in un articolo pubblicato a poche ore dal Brexit britannico, il Regno Unito non ha mai fatto realmente parte dell’UE, visto che non si è mai separato dalla Sterlina. Parlando invece dell’Italia, Carpeoro ha giustamente fatto notare come il prossimo premier sia già stato individuato: il nome, come vi abbiamo anticipato, è ovviamente quello di Luigi Di Maio. Sempre secondo quanto affermato dall’ex Gran Maestro, il parlamentare grillino avrebbe intensificato gli incontri col consolato americano, quindi, la sua salita al governo appare ormai imminente, e con ogni robabilità, aggiungiamo noi, avverrà dopo il referendum di ottobre che, sempre a detta nostra, segnerà il fallimento della politica di Renzi (vi ricordate cosa disse qualche tempo fa l’attuale premier proprio a proposito di una eventuale sconfitta nel referendum?). Sostanzialmente il Movimento Cinque Stelle costituisce una  carta di riserva da utilizzare in caso di sconfitta del PD. Carpeoro spiega come questa mossa, ordita dalla massoneria reazionaria americana, serva agli statunitensi per ripagare il loro debito pubblico posseduto dalla Cina.

Ma gli USA si fanno mettere i piedi in testa dai “comunisti” cinesi? Certo che no, anche perché gli USA vogliono riappropriarsi in breve tempo della loro sovranità, e hanno già fatto immobilizzare l’espansione economica della Cina. Ma non solo, perché oltre a questo, vogliono impedire alle nazioni che tengono sotto braccio di potersi liberare dalle loro prigioni. L’Italia chiaramente fa parte della NATO, e non può permettersi di staccarsi dalla sfera di controllo yankees. Ma del resto, sono o non sono gli Stati Uniti d’America? Questa analisi impeccabile fornita da Gianfranco Carpeoro, è l’ennesima riprova di come l’imprevedibilità, la casualità e tutte le altre variabili che vanno poi a definire i nuovi assetti politici di uno Stato siano in realtà studiate a tavolino con largo anticipo, in modo tale da evitare di farsi trovare realmente impreparati. Il possibile avvento di Di Maio non risolverà alcun problema. Di Maio è l’ennesima pedina messa in piedi da un sistema marcio e corrotto che si pone come unico scopo quello di far ingrassare la grande finanza mondiale. Mai e poi mai gli interessi dei cittadini vengono messi al primo posto. Tenetevelo bene a mente.

Mente libera, occhi aperti
                                                Lo Sciacallo, Marcus L. Mason