Archivio blog

giovedì 24 marzo 2016

LE BOMBE DI BRUXELLES E L'AUTOBUS DI TARRAGONA: LA PASQUA PIU' TRISTE DEGLI ULTIMI ANNI


fonte: redazione.borse.it
fonte: www.firenzepost.it


Sono veramente giorni difficili e ostici quelli che ci stanno conducendo alla Pasqua 2016.
Quest'ultima settimana è stata funestata da due eventi di risonanza internazionale che sono stati in grado di mettere in dubbio tutte le nostre certezze: gli attentati terroristici all'aeroporto e sulla metropolitana di Bruxelles e il terribile incidente stradale che in Spagna ha causato la morte di 14 persone, tra cui sette ragazze italiane che si trovavano lì nell'ambito del progetto Erasmus.

Proviamo a vedere che cosa possiamo trarre come insegnamento da queste due orribili tragedie.

Partiamo da Bruxelles: al di là delle reali matrici e delle reali motivazioni dell'azione terroristica (per approfondire vi rimandiamo al nostro articolo di un paio di giorni fa in proposito), sono chiari gli obiettivi di chi imbastisce e di chi tira le fila di questi orrori. Fomentare l'odio, far sì che le persone non si fidino più nemmeno del vicino di casa, dividere il mondo intero in due unici e ben distinti tronconi pronti a farsi la guerra; da una parte, l'Occidente liberale, democratico (avremmo qualche obiezione al riguardo), e dall'altra un Islam radicale e fondamentalista che vuole distruggerci in quanto "miscredenti". Ora, chi possiede una mente libera, e decide di informarsi, di approfondire tutto ciò che lo circonda, come noi dello Sciacallo predichiamo, si sarà già reso conto di quanto questa visione manichea dello scacchiere internazionale di questa epoca storica sia alquanto semplicistica per non dire inesatta; in ogni caso, non dobbiamo darla vinta a chi vuole imporci questo schifo. Avevamo concluso il post dell'altro giorno con la frase "restiamo umani"; ebbene, lo vogliamo ribadire, a chiare lettere, urlandolo a squarciagola. Non dimentichiamoci di essere umani; non permettiamo che l'estremismo intollerante che una becera propaganda politica va affermando si impossessi di noi. Utilizziamo la paura che naturalmente si è insinuata nei nostri cuori per farci forza l'un l'altro e proseguire con le nostre vite, lottando ancora più accanitamente, se possibile, per i nostri obiettivi. Sarà la miglior arma che possiamo utilizzare per combattere il vero nemico che qualcuno, per disgustose ragioni legate sempre alle solite cose (potere, soldi, potere, soldi, perché di questo si tratta), ha voluto far dilagare in mezzo a noi come una devastante epidemia: l'odio.

Ci sono cose che nemmeno chi ha il potere, il vero potere tra le mani può controllare, e delle tragedie che trascendono anche il più sadico degli assassini. Una di queste è senza alcun dubbio quella che, domenica scorsa, ha coinvolto in Spagna, tra le 14 persone totali che hanno perso la vita, sette studentesse italiane. Vogliamo ricordare i loro nomi: Francesca Bonello, Elisa Valent, Lucrezia Borghi, Serena Saracino, Elisa Scarascia Mugnozza, Elena Maestrini, Valentina Gallo, tutte di età comprese tra i 21 e i 25 anni. Tutte bellissime, con sogni infranti da una sorte assurda e incomprensibile. Ricordiamocene sempre, è questo il vero volto del male. Il male è ciò che non si può spiegare, che ci coglie di sorpresa e ci fa vedere quanto in realtà siamo piccoli e insignificanti di fronte a lui. La morte di queste splendide ragazze mette a nudo la fragilità di ognuno di noi. Nelle loro foto diffuse dalla stampa si possono scorgere, sotto il velo della loro gioventù, speranze, progetti, intenzioni, tutte le decisioni che avrebbero preso nella vita, o le scelte che avrebbero fatto.
Come non riconoscersi in loro? Abbiamo un mondo là fuori, tutto per noi, che dobbiamo andare a prendere, perché è lì, a portata di mano. Non rimaniamo chiusi nel nostro riccio, schiavi delle nostre incertezze. E' questo che ci insegnano Elena, Elisa, Valentina, Lucrezia, Serena, Francesca ed Elisa; è vero, se ne sono andate, ma quel mondo loro l'avevano già afferrato.

Mente libera, occhi aperti
                                            Lo Sciacallo, Marcus L.Mason

Nessun commento:

Posta un commento